Orio, «Il Caravaggio» cresce
E a luglio batte Milano-Linate

Paragonato agli aeroporti italiani quello di Orio, nonostante le difficoltà, ha preso il volo. È una tendenza che trova conferma nei dati dei primi sette mesi di quest'anno e negli indicatori, ancora provvisori, di agosto. Si tratta comunque di segnali di ripresa. 

Paragonato agli aeroporti italiani quello di Orio, nonostante le difficoltà, ha preso il volo. È una tendenza che trova conferma nei dati dei primi sette mesi di quest'anno e negli indicatori, ancora provvisori, di agosto. Si tratta comunque di segnali di ripresa, quando i concorrenti al contrario, escluse poche eccezioni, registrano pesanti perdite.

Merito della posizione strategica del nostro aeroporto, ma anche di un processo di razionalizzazione dei voli (-5% rispetto al 2012) e di un'offerta di destinazioni sempre più ampia che hanno portato a un aumento del traffico passeggeri.

Il mese di luglio ha segnato una crescita di mezzo punto percentuale mentre a giugno il «Caravaggio» ha superato, seppur di poco, Milano-Linate: 862 mila unità contro le 856 mila dello scalo meneghino. Dopo una prevista flessione del primo trimestre c'è stato un ritorno all'attivo in primavera. Così, dal -0,9% di gennaio-giugno, si è passati a poco a poco al -0,6% di gennaio-luglio, corrispondente a 5,1 milioni di passeggeri.

Gli aeroporti che a livello nazionale precedono Bergamo in termini di persone a bordo arrancano maggiormente e, con buone probabilità, chiuderanno l'anno con il simbolo "meno" davanti. Ecco i risultati del semestre: Roma-Fiumicino (quasi 17 milioni di passeggeri) perde il 2,3%, Milano-Malpensa (8 milioni e mezzo) il 4,1% e Linate (4 milioni e 300 mila), pur difendendosi, scende del 2,8%.

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