Ferragosto, non per tutti è festa
Polstrada in campo, come sempre

Si scrive Ferragosto ma si legge «il giorno in cui non si lavora». Per antonomasia e forse ancor più del 1° maggio, perché città e paesi si spopolano, un po' come se il caldo e l'afa avessero inghiottito passanti, auto e soprattutto lavoratori.

Si scrive Ferragosto ma si legge «il giorno in cui non si lavora». Per antonomasia e forse ancor più del 1° maggio, perché città e paesi si spopolano, un po' come se il caldo e l'afa avessero inghiottito passanti, auto e soprattutto lavoratori.

Anche chi, complice magari la crisi economica, quest'anno non si è potuto permettere una vacanza al mare, in montagna o al lago, difficilmente rinuncia alla gita fuoriporta con la famiglia o con gli amici.

Invece sono tanti coloro che anche a Ferragosto al lavoro vanno, come sempre: basti pensare ai medici e agli infermieri negli ospedali, ma anche alle forze dell'ordine, che oggi non mancheranno di presidiare Bergamo e provincia. Polizia di Stato, carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco, polizia stradale, ferroviaria e di frontiera, ma anche Forestale, Protezione civile, Guardia di finanza, Soccorso alpino, senza dimenticare la polizia penitenziaria.

«Sì, è un giorno come tutti gli altri – spiega Mirella Pontiggia, bergamasca e comandante provinciale della polizia stradale –: anzi, forse proprio perché così particolare, sarà un giorno di maggiore impegno per tutti noi. Dovremo presidiare le strade della bergamasca facendo fronte a tutte le problematiche che potrebbero verificarsi. Poi l'autostrada, a caccia dei tanti ladri che aspettano al varco le auto dei turisti».

Tutta l'intervista su L'Eco di Bergamo del 15 agosto

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