Pensionato di Costa Volpino
campione italiano di morra

Sabato a Brissogne, in Val d'Aosta, si è disputata la settima edizione del Campionato italiano di morra e a tenere alti i colori della Bergamasca è stato Francesco Dalmi, 65 anni di Costa Volpino, che ha conquistato il titolo nella terna.

Gioco di mani... per diventare campioni italiani. Ci sono la rima baciata e, ovviamente, i risultati a confermare i bergamaschi nell'olimpo dei campioni della morra, il gioco tradizionale per il quale si usano semplicemente le dita delle mani.

Sabato a Brissogne, in Val d'Aosta, si è disputata la settima edizione del Campionato italiano di specialità e a tenere alti i colori della Bergamasca è stato Francesco Dalmi, 65 anni di Costa Volpino, che ha conquistato il titolo nella terna.

La gara è stata organizzata dalla «Compagnì Valdotena Djouà de la Moura» e si è tenuta al Palafent di Brissogne. «Mi esprimo al meglio nelle prove a squadre - conferma Dalmi, già titolare di un macello di suini e oggi pensionato - tanto che nell'individuale non volevo nemmeno iscrivermi. Nella gara a coppie, a fianco di Bernardino Pavarini, siamo arrivati alle soglie delle semifinali, mentre nella prova a tre ho ottenuto il titolo battendo in finale una terna di casa. Alla prontezza di riflessi bisogna unire un'ottima intesa con i compagni ».

La morra è un gioco antichissimo, che alcuni fanno risalire addirittura agli Egizi. Si ricordano citazioni di Cicerone e di Alessandro Manzoni. Vanta aspetti di folklore legati alla tradizione delle osterie o ai pomeriggi in campagna. È sport a tutti gli effetti con una regolare federazione, la Figest (Federazione italiana giochi e sport tradizionali), riconosciuta dal Coni.

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