Da Ponteranica all'Alto Adige
In vacanza c'è chi va... a piedi

Arrivare a Santa Gertrude, una manciata di case sparse sui pascoli della Val d'Ultimo in Alto Adige, non richiede un gran viaggio. Tomas Zambelli - una passione per il triathlon – ha trovato due compagni di viaggio e l'ha fatta... a piedi.

Arrivare a Santa Gertrude, una manciata di case sparse sui pascoli della Val d'Ultimo in Alto Adige, non richiede un gran viaggio. In genere, da Bergamo, lungo l'autostrada del Brennero, significa lasciarsi alle spalle 286 chilometri, in tre-quattro ore d'auto a seconda del traffico e delle soste.

Poi ci sono le eccezioni. E soprattutto i percorsi alternativi. Quello pensato (e affrontato) da Tomas Zambelli – quarantaduenne di Ponteranica, un negozio di parrucchiere in Pignolo alta a Bergamo e una passione per il triathlon che dura ormai da un lustro – fiacca solo a pensarci.

Perché – si è detto Tomas che a Santa Gertrude va in vacanza con la famiglia ormai da dieci anni – invece di imboccare l'A4 e risalire la valle dell'Adige in macchina, non raggiungere la villeggiatura a piedi superando tutte le montagne che dividono le Orobie dalla stessa valle altoatesina?

Un buon motivo per molti potrebbero essere i 250 chilometri che separano la partenza dall'arrivo, compresi 15 mila metri di dislivello positivo. Se questo poi non dovesse bastare a dissuadere i più, potrebbe «aiutare» la tabella di marcia che Tomas si era messo in testa di rispettare: l'intero itinerario in soli cinque giorni.

Il triatleta di Ponteranica due compagni di viaggio li ha trovati: Gisella Zuccarotto e Stefano Viganò. Il trio è partito lo scorso 23 luglio di primo mattino.

Leggi tutto il viaggio su L'Eco di Bergamo del 10 agosto

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