Bertola e l'omicidio Puppo
«Forse ucciso per la droga»

«In Brasile di solito ci si va per fare affari con le pietre preziose, con le compravendite immobiliari o con la droga». Fabio Bertola, interrogato dal pm, ha sostenuto che l'omicidio di Roberto Puppo potrebbe essere maturato per una vicenda di affari loschi.

«In Brasile di solito ci si va per fare affari con le pietre preziose, con le compravendite immobiliari o con la droga». Fabio Bertola, interrogato dal pm, ha sostenuto che l'omicidio di Roberto Puppo potrebbe essere maturato per una vicenda di affari loschi.

Provato da due mesi di carcere, Bertola, 44 anni, architetto-immobiliarista di Verdellino arrestato il 6 giugno con l'accusa di essere il mandante dell'omicidio, ha presentato al pm Carmen Pugliese la sua verità.

Freddo, capace di non abbassare mai lo sguardo davanti al suo interlocutore (come invece fa spesso chi mente), pronto a scodellare una spiegazione anche quando è all'angolo: è questo il personaggio che esce dalla 4 ore di interrogatorio andate in scena in via Gleno.

È la prima volta che il professionista decide di parlare, dopo che davanti al gip s'era avvalso della facoltà di non rispondere. Ma le sue parole, le sue prese di distanza dal delitto, paiono non aver convinto gli inquirenti. Che non si attendevano un ravvedimento, ma almeno qualche nuovo elemento che potesse deviare l'inchiesta verso altre direzioni.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 9 agosto

© RIPRODUZIONE RISERVATA