Ennesimo colpo al bar Plaza
Pontirolo, è la settima spaccata
Ci risiamo. Stavolta hanno cambiato «entrata», scegliendo di mandare in frantumi la vetrina che dà su piazza San Rocco. Ma il risultato è lo stesso: mettere a segno un colpo al bar Plaza, a Pontirolo. Siamo alla settima spaccata.
Ci risiamo. Stavolta hanno cambiato «entrata», per così dire, scegliendo di mandare in frantumi la vetrina che dà su piazza San Rocco anziché quella laterale di via Rovelli. Ma il risultato è stato lo stesso: mettere a segno un colpo all'interno del bar Plaza, in pieno centro a Pontirolo, per arraffare i soldi contenuti nelle slot machine collocate in un angolo del locale. E ci sono riusciti. La spaccata ha però creato una certa apprensione nel paese della Bassa, trattandosi dell'ennesimo colpo del genere messo a segno ai danni del locale di piazza San Rocco. Per la precisione si tratta del settimo colpo nel giro di pochi anni.
Un «crescendo» che a Pontirolo è stato accolto con disappunto dagli abitanti del centro, svegliati da un forte boato nel cuore della notte tra domenica 4 e lunedì 5 agosto. La banda si è lanciata a forte velocità contro la vetrina che si affaccia su piazza San Rocco, sfondando la saracinesca e andando pure a sbattere contro il bancone del locale. In questo modo si sono ricavati un varco e hanno avuto facile accesso al bar. Hanno quindi portato fuori le slot machine, caricandole sull'auto usata per la spaccata e su un'altra vettura. Dopodiché sono scappati a folle velocità per le strade del centro. L'auto danneggiata nella spaccata – risultata rubata – è stata ritrovata in una strada di campagna dietro il cimitero. Nessuna traccia, invece, dell'altra vettura.
Con questo ultimo colpo il bar Plaza è finito nel mirino dei ladri ben sette volte da quando è aperto: da qualche anno il locale è gestito da cinesi, mentre in precedenza aveva un'altra gestione. Tre le spaccate messe a segno con l'attuale gestione: in tutti i casi, escluso il denaro arraffato all'interno delle slot machine, i danni sono stati piuttosto consistenti.
Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 6 agosto
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