«Carrara», si studia il nuovo look
Apertura prevista per maggio

La nuova «Carrara» - che il Comune vorrebbe riaprire a maggio - esporrà 620 opere, 570 delle quali dipinti: 130 in più del precedente allestimento. «Da urlo» le prime tre sale: Pisanello e Mantegna nella prima, Giovanni Bellini nella seconda e Raffaello nella terza. 

Un nuovo look, aspettando la riapertura. Che Palafrizzoni vorrebbe per maggio 2014: «È l'obiettivo, il nostro auspicio, la dead line» taglia corto Claudia Sartirani, assessore alla Cultura, parlando dei lavori in corso alla Carrara. Ma è una corsa in salita.

Alla riapertura, la nuova immagine (marchio e logo) non vedrà più il termine pinacoteca, sacrificato per esigenze di marketing ad una più fruibile «Accademia Carrara». Un progetto per il nuovo look è stato chiesto a 7 prestigiosi studi grafici: il 23 settembre consegneranno i lavori, valutati poi da una commissione ad hoc, come  spiega Gianpietro Bonaldi, presidente Co.Be. società del Comune che  si occuperà sia del progetto economico che di quello culturale.

I muri sono pronti, manca l'allestimento, ma il progetto c'è già. Ora bisogna trovare un nuovo modo per andare oltre i 30 mila visitatori dell'ultimo anno di apertura. Nell'attesa, c'è un cronoprogramma da qui alla riapertura, comprensivo di tutte la varie fasi: documentazione, conservazione, movimentazione, esposizione, accessibilità, servizi accessori, marketing e comunicazione. Una marcia a tappe forzate che ha effettivamente come traguardo maggio 2014, sperando che tutti s'incastri bene.

La nuova «Carrara» esporrà 620 opere, 570 delle quali dipinti: 130 in più del precedente allestimento. «Da urlo» le prime tre sale: Pisanello e Mantegna nella prima, Giovanni Bellini nella seconda e Raffaello nella terza.

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