Sequestrate le ricevute a mano
«Sostituivano gli estratti conto»

Mercoledì alcune di queste ricevute, quantomeno informali, che secondo le accuse sarebbero state rilasciate da Morandi, sono state poste sotto sequestro dai carabinieri e allegate al fascicolo che vende indagato il primo cittadino.

Anziché veri estratti conto, rilasciava semplici fogli di carta vergati a penna-biro, recanti saldo e movimenti di denaro della clientela. È una delle accuse più gravi che almeno due clienti del settore Private della banca Intesa Sanpaolo di Fiorano al Serio muovono al direttore (ora sospeso) Benvenuto Morandi, sindaco di Valbondione.

Mercoledì alcune di queste ricevute, quantomeno informali, che secondo le accuse sarebbero state rilasciate da Morandi, sono state poste sotto sequestro dai carabinieri e allegate al fascicolo che vende indagato il primo cittadino (in quota all'ala formigoniana del Pdl) per appropriazione indebita aggravata.

«Quando andavamo a chiedere informazioni sui nostri soldi, ci rilasciava estratti conto su fogli di carta, scritti a mano. Ma noi ci siamo sempre fidati di lui, era come uno di famiglia». Questo, in buona sostanza, è quanto hanno denunciato una donna e suo figlio, imprenditori della Val Seriana titolari di un'attività commerciale.

«Qualche volta erano stati in banca a chiedere come stavano andando gli investimenti, ma Morandi aveva consegnato report con calcoli fatti a mano su un foglio», sostengono i legali. Fino alla sorpresa: dopo aver sentito strane voci di paese su Morandi e sui presunti ammanchi, madre e figlio sono andati a controllare in banca, scoprendo di aver l'una un saldo di 40 mila euro, l'altro di soli 150 (non 150 mila, ma solo 150) a fronte di una somma di risparmi affidati nel corso degli anni al direttore stimata in circa 600 mila euro.

«Benvenuto Morandi – ha più volte ribadito il suo avvocato, Angelo Capelli – non ha intascato per sé neppure un centesimo. Quanto alle ricevute fatte su foglietti volanti, è impossibile, Morandi è dipendente di una banca, ognuno si assumerà la responsabilità di ciò che dice».

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