Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 31 Luglio 2013
Orio, Legambiente: «Utili ok
Ma prima sicurezza e regole»
«Sacbo è un concessionario dello Stato che ha il compito di gestire tutte le complesse attività dei servizi aeroportuali che si svolgono su uno scalo» Lo scrive Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia: «Ok agli utili, ma prima sicurezza e rispetto delle regole».
«Sacbo non è una Onlus e il trasporto merci non lo lasceremo ha affermato il presidente Radici. Sacbo è però un concessionario dello Stato che ha il compito di gestire tutte le complesse attività dei servizi aeroportuali che si svolgono su uno scalo - scrive Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia - che non sono paragonabili a quelle di un'industria tessile».
«Non solo - aggiunge Balotta - ma questi servizi sono ancor più delicati se si pensa che sono svolti per la mobilità delle persone e delle merci in un contesto in cui la sicurezza d'esercizio e l'efficienza devono essere al primo posto. E' chiaro che il rispetto delle norme di sicurezza incide sensibilmente sui costi di gestione, non potrebbe essere altrimenti. Va inoltre ricordato che sotto la regia dello Stato (Enac), anche l'intorno dello scalo e il suo sviluppo urbanistico sono tenuti sotto attento controllo (non sempre come nel caso di Orio), per minimizzare l'impatto delle attività aeronautiche, in volo e a terra, sulle popolazioni circostanti».
E Legambiente prosegue: «A proposito delle merci, quando un anno fa il tribunale dell'Assia decise di vietare i voli notturni nell'aeroporto di Francoforte, Lufthansa Cargo ed i sindacati gestirono il trasferimento delle attività e degli addetti nello scalo di Colonia, a 195 Km di distanza. Perché non sarebbe possibile fare la stessa in uno dei più vicini scali lombardi seguendo le indicazioni del Piano Aeroportuale Nazionale?»
«Fare utili va bene ma solo al netto degli interventi necessari per assicurare la massima sicurezza e il rispetto delle regole che ne minimizzano l'impatto ambientale. Non è tutta sbagliata però l'affermazione del presidente Radici. Qualche intervento da Onlus anche la Sacbo lo ha fatto. In passato l'acquisto di una palazzina uffici è stato pagato il doppio del suo valore. Oggi invece la società aeroportuale si distingue per l'acquisto di un'area priva di valore commerciale a fondo pista, per collocarvi dei nuovi parcheggi a costi proibitivi. In questo caso a beneficiare non sono stati né gli azionisti, cui tanto tiene Radici, né le istituzioni pubbliche. Insomma quando fa l'Onlus la Sacbo non lo fa certo verso i cittadini che subiscono i disagi».
«Concludo - scriva Balotta - ricordando che negli anni 80' e 90' il contributo di risorse pubbliche è stato rilevante e quindi non bisogna confondere i ruoli di una Onlus, ma neppure quelli di un'azienda manifatturiera con quelli di un gestore aeroportuale sotto il controllo diretto dello Stato».
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