«Non andavano arrestati»
Lasciati liberi i presunti ladri
Non andavano arrestati, secondo il giudice, i due albanesi fortemente indiziati di aver appena tentato un furto in un'abitazione di Vidalengo, frazione di Caravaggio, nella notte fra lunedì e ieri. Il magistrato non ha convalidato l'arresto.
Non andavano arrestati, secondo il giudice, i due albanesi fortemente indiziati di aver appena tentato un furto in un'abitazione di Vidalengo, frazione di Caravaggio, nella notte fra lunedì e ieri. Pur essendo stati bloccati pochi minuti dopo il colpo, il magistrato non ha convalidato l'arresto ritenendo assente la flagranza del reato e ha restituito gli atti al pm. I due restano indagati a piede libero.
Alle 2,30 Massimo Cortesi viene svegliato da alcuni ladri che stanno cercando di entrare nella sua villetta in via Donizetti. L'uomo accende la luce e fa capire che s'è accorto della loro presenza. I malviventi desistono e fuggono. Cortesi, mentre telefona ai carabinieri, si affaccia alla finestra e fa in tempo a vedere tre ombre che scappano a piedi verso i campi.
I militari di Caravaggio sono nei paraggi, nel giro di un paio di minuti arrivano in zona e bloccano una Volkswagen Golf che sta percorrendo a fari spenti via Bolagnos, a nemmeno 200 metri dall'abitazione di Cortesi. Sulla vettura ci sono tre persone: un minorenne e i due albanesi che finiranno in manette (P. P., 22 anni, domiciliato a Treviglio, e M. K., 25, che abita a Brignano).
Hanno scarpe e pantaloni infangati, come se avessero appena attraversato un campo. Nell'auto viene inoltre sequestrato un cacciavite a stella, compatibile con quello usato per manomettere la serratura di casa Cortesi.
I militari concludono che è sufficiente per arrestarli per tentato furto aggravato (il minorenne viene denunciato), anche se il padrone di casa non è in grado di fornire una descrizione dei tre.
Ieri mattina P. P. e M. K. compaiono in direttissima, dove si avvalgono della facoltà di non rispondere. Sono incensurati e l'accusa si limita a chiedere la convalida dell'arresto, senza misure cautelari. Arresto che, però, il difensore ritiene illegittimo per mancanza di flagranza: i due non sono stati colti sul fatto e non sono stati inseguiti, sono finiti in manette - ragiona il legale - solo sulla base di presunzioni.
È la logica sposata dal giudice Magliacani, che non convalida l'arresto.
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