Il genitore di uno dei due ragazzi:
«È ingiusto definirli sprovveduti»

«Sono amareggiato per l'articolo pubblicato, prima di tutto definire fantozziani due ragazzi, che in montagna vanno un paio di volte alla settimana, non mi sembra corretto. Uno dei ragazzi tre, quattro volte alla settimana va ad arrampicare, ha fatto anche un paio di corsi di arrampicata, pertanto non mi sembra affatto sprovveduto».

«I soccorsi sono stati chiamati in quanto i ragazzi, non trovando più i segni per la vetta, hanno sbagliato il percorso e si sono trovati in grave difficoltà, non riuscendo più ad andare avanti e tanto meno a scendere a valle».

«Uno dei ragazzi appena rientrato, è partito per fare il volontario nel 118 come soccorritore esperto e apprezzato, se per una volta è stato lui ad essere soccorso, pensate a quanti giorni e notti lui ha soccorso gli altri».

«Prima di dare del Fantozzi alla gente informatevi, peraltro l'elicottero non ha avuto difficoltà a rintracciali perché le coordinate erano abbastanza precise e i ragazzi si sono fatti notare con il telo termico che uno aveva nello zaino».

«Spero che il giornalista che ha dato del Fantozzi a mio figlio non si trovi un giorno nella stessa situazione. Sperando di aver chiarito il grave equivoco porgo doverosi saluti e ringrazio i soccorritori».

Lettera firmata

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