Voli notturni a Orio, Legambiente
«Unità sindacale sorprendente»

«Sorprende che le tre principali sigle sindacali ritrovino l'unità perduta proprio a sostegno dell'attività notturna del Caravaggio». La replica arriva da Legambiente Bergamo - Coordinamento dei Comitati Aeroportuali

«Sorprende che le tre principali sigle sindacali ritrovino l'unità perduta proprio a sostegno dell'attività notturna del Caravaggio». La replica arriva da Legambiente Bergamo - Coordinamento dei Comitati Aeroportuali

«Poco importa, a quanto pare, se trattasi - prosegue il comunicato - di attività fuori dalle regole, illegittima, e lesiva dei diritti fondamentali per migliaia di cittadini. Cgil, Cisl e Uil antepongono gli interessi corporativi degli addetti al cargo e poi quelli della salute dei cittadini».

«La nuova confederalità sindacale mette in discussione il primo segno di vitalità dimostrato dalla politica bergamasca, davanti al drammatico e complesso problema della compatibilità ambientale dello scalo di Orio al Serio. Dopo la sentenza con cui il Tar di Brescia ha annullato la zonizzazione acustica, da qualunque posizione la si guardi, la situazione rimane complessa e richiede equilibrio, lucidità, responsabilità, conoscenza della realtà, e non superficialità di giudizio, retorica e allarmismo».

«Sorprende invece, e delude, riscontrare un uso di toni così catastrofici e neocorporativi. Se - proseguono Legambiente Bergamo e Coordinamento dei Comitati Aeroportuali - le organizzazioni sindacali segnalano preoccupazione e manifestano contrarietà, Legambiente ed il Coordinamento dei comitati aeroportuali condividono e sostengono la presa di posizione unanime del Consiglio Comunale di Bergamo, che ha finalmente colto il nodo centrale della questione: solo il rispetto del divieto di volare dalle 23 alle 7 (ad est come ad ovest) può aprire spiragli credibili di mitigazione dei disagi causati dallo scalo, senza per questo minarne le potenzialità».

«Quando un anno fa il tribunale dell'Assia decise di vietare i voli notturni nell'aeroporto di Francoforte, Lufthansa cargo ed i sindacati gestirono il trasferimento delle attività e degli addetti nello scalo di Colonia, a 195 Km di distanza. Perché non sarebbe possibile fare la stessa in uno dei più vicini scali seguendo le indicazioni del Piano Aeroportuale Nazionale? Se non si considera degno di tutela primaria il diritto alla salute di tutti i cittadini si rischia di essere schiacciati sulle politiche degli azionisti di Sacbo che non hanno saputo gestire lo sviluppo caotico dello scalo, che rendono Orio al Serio l'aeroporto più stressato della Lombardia».

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