Provincia, verso l'abolizione
Chi gestirà strade e scuole?

Si riparte alla carica per la sostanziale abolizione della Provincia: e l'intenzione par quella di fare in fretta, tra procedura d'urgenza e speranze annunciate (dal ministro Delrio) di evitare già nel 2014 il rinnovo delle amministrazioni provinciali. 

Si riparte alla carica per la sostanziale abolizione della Provincia: e l'intenzione par quella di fare in fretta, tra procedura d'urgenza e speranze annunciate (dal ministro Delrio) di evitare già nel 2014 il rinnovo delle amministrazioni provinciali.

La tentata abolizione delle Province è ormai quasi un romanzo, con tanto di recenti stop della Corte costituzionale e ripartenze. Adesso, a ingranare la marcia è il governo Letta. Intenzionato a cancellare questi enti direttamente dalla Costituzione, con apposita norma, e, nel frattempo, ad avviare una gestione «provvisoria» che è di fatto uno svuotamento.

La Provincia diventerebbe (da disegno di legge varatoi) un ente di secondo livello, dove i vari organismi lavorano a titolo gratuito e con funzioni ridotte: resterebbero le competenze per la pianificazione su territorio, ambiente, trasporto, rete scolastica, e la costruzione e manutenzione delle strade provinciali. Il resto si sposterebbe prevalentemente sui Comuni.

Le competenze spaziano dall'ampia rete di strade alle scuole superiori, dalle cave al turismo, dal sociale alla Protezione civile. Un bilancio da circa 200 milioni di euro, oltre 600 dipendenti, e, accanto ai compiti propri, la bellezza di 140 deleghe, dall'ambiente al trasporto pubblico, fino al supporto nella stesura dei Piani di governo del territorio.

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