Il sindaco ucciso a Cardano:
fegato trapiantato a Bergamo

La tragica morte di Laura Prati - sindaco di Cardano al Campo, morta lunedì dopo che il 2 luglio era stata ferita a colpi di pistola da un ex agente della polizia locale sospeso dal servizio - ha permesso di salvare la vita a un paziente dell'ospedale di Bergamo.

La tragica morte di Laura Prati - sindaco di Cardano al Campo, morta lunedì dopo che il 2 luglio era stata ferita a colpi di pistola insieme al suo vice Costantino Iametti da un ex agente della polizia locale sospeso dal servizio - ha permesso di salvare la vita a un paziente dell'ospedale di Bergamo.

Due giovani medici del Papa Giovanni - Marco Platto e Roberta Rota - hanno raggiunto lunedì nel tardo pomeriggio l'ospedale di Varese per il prelievo del fegato. Due chirurgi del Papa Giovanni - Vittorio Corno e Marco Zambelli si sono invece occupati del trapianto.

L'intervento è andato bene: il fegato è stato impiantato a un uomo, italiano, il cui caso era improvvisamente diventato urgente per l'aggravarsi dell'insufficienza epatica di cui soffriva.

Il decorso operatorio è complicato, perché l'uomo è giunto al trapianto con un quadro compromesso. Il paziente è ora ricoverato in Terapia intensiva, in prognosi riservata.

Laura Prati aveva trascorso l'ultima notte, quella fra domenica e lunedì, circondata dall'affetto dei familiari, il marito Giuseppe Poliseno e i figli Massimo e Alessia, che per starle vicini avevano letto ad alta voce, nonostante fosse incosciente, alcune pagine del libro Il buio oltre la siepe di Harper Lee, uno dei suoi preferiti.

Il sindaco di Cardano al Campo la scorsa settimana era stato colpito da un aneurisma al termine di un intervento chirurgico all'ospedale di Circolo di Varese. I parenti, esaudendo le sue ultime volontà, hanno dato il consenso per donare gli organi.

Prima donna alla guida del Comune di Cardano al Campo, eletta con il Pd, Laura Prati era stata ferita dall'ex vigile Giuseppe Pegoraro la mattina del 2 luglio. L'uomo, che voleva vendicarsi per essere stato sospeso dal servizio dopo una condanna per truffa e peculato, attorno alle 9.30 era entrato nell'ufficio del sindaco e aveva sparato diversi colpi di pistola contro i due amministratori.

Poi era fuggito in auto, gettando un ordigno incendiario artigianale nella sede dello Spi-Cgil in paese. Aveva sparato anche contro l'auto degli agenti di polizia che lo avevano inseguivano, senza ferire altre persone, ed era stato arrestato poco dopo l'episodio.

Ora l'uomo verrà indagato anche per omicidio volontario dal pm Nadia Calcaterra, che ha disposto l'autopsia sul cadavere di Laura Prati.

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