Treviglio, ultimi otto laureati
Chiude l'Università di Economia
Cala definitivamente il sipario sull'attività universitaria di Treviglio. L'ultimo atto si è consumato infatti ieri pomeriggio, con la performance degli otto studenti che hanno portato in scena le rispettive tesi di laurea in economia.
Cala definitivamente il sipario sull'attività universitaria di Treviglio. L'ultimo atto si è consumato infatti ieri pomeriggio, con la performance degli otto studenti che hanno portato in scena le rispettive tesi di laurea in economia aziendale ed economia e amministrazione delle imprese.
Scenario conclusivo dell'attività universitaria il caratteristico auditorium della Cassa Rurale di Treviglio, nella cui sede, dal 2004, era ospitata la sezione distaccata in Economia dell'Università di Bergamo. Una giornata caratterizzata da tanta gioia, con i neodottori in ghingheri per l'occasione, così come parenti e amici, con mazzi di fiori e bottiglie di spumante a colorare e bagnare il futuro dei giovani laureati, segnando un momento indimenticabile.
All'euforia delle conseguite lauree faceva ieri però da contrappeso la mestizia con la quale si materializzava l'annunciata chiusura della sezione universitaria di Treviglio, dopo un'esperienza riuscita ma che ha dovuto fare i conti con i forzati tagli.
Il più rammaricato di tutti ieri era il professor Giacomo Maurini, responsabile dei due corsi di laurea. «Ammetto che il rammarico c'è per una chiusura che non è legata al numero degli studenti: Infatti Treviglio in questi anni ha contato 562 iscritti e 166 laureati, ai quali si aggiungeranno quelli che stanno frequentando il corso ma costretti a laurearsi a Bergamo».
Giacomo Maurini tiene a sottolineare che non si chiude per mancanza di iscritti: «Si chiude in seguito alla riforma Gelmini: perché il parametro era quello del numero dei docenti di ruolo in base al numero dei corsi di laurea. Il corso di laurea di Treviglio era una duplicazione rispetto all'analogo corso di laurea che c'è a Bergamo. Il rammarico l'abbiamo - ha ribadito Maurini - perché questo corso era valido nei numeri e nella qualità didattica».
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