Cronaca
Domenica 14 Luglio 2013
Truffa: non firmate il sondaggio
Società raggira giovani in strada
Truffa tramite sondaggio, il Movimento consumatori di Bergamo lancia l'allarme: «Non firmate nulla». L'associazione di difesa dei diritti dei consumatori ha depositato nei giorni scorsi in Cancelleria del Tribunale di Bergamo un esposto.
Truffa tramite sondaggio, il Movimento consumatori di Bergamo lancia l'allarme: «Non firmate nulla». L'associazione di difesa dei diritti dei consumatori ha depositato nei giorni scorsi in Cancelleria del Tribunale di Bergamo un esposto (indirizzato alle procure della Repubblica dei Tribunali di Bergamo, Brescia e Cremona) per denunciare l'attività illecita di una società di Brescia, la So.In.Co. Srl, dedita alla vendita di cd, dvd e libri.
Un esposto che si basa su circa 80 segnalazioni (dalle province di Bergamo, Brescia e Cremona), raccolte negli ultime tre anni, nelle quali viene illustrato il modus operandi di questa società: le vittime, per lo più giovani, vengono fermate per strada attraverso richieste di informazioni stradali.
A questo punto i funzionari della So. In. Co. rivolgono una serie di domande adducendo fini statistici (dati anagrafici, posto di lavoro, interessi culturali o musicali) che vengono trascritti in un modulo. Infine chiedono alle persone di sottoscrivere il modulo, col pretesto di autorizzare il trattamento dei dati personali.
E quello che può apparire un incontro casuale ed innocuo è diventato per molti l'inizio di un vero e proprio incubo: gli ignari sottoscrittori hanno infatti firmato, a loro insaputa, una cedola di commissione libraria che prevede l'acquisto di una serie di prodotti di infimo valore commerciale (vecchi libri, addirittura film in Vhs), per un importo di 2.400 euro.
Trascorse due settimane si è infatti presentata alla porta delle case dei sottoscrittori una signora che, qualificandosi di volta in volta come funzionaria di banca o di una società di recupero crediti (ma non è vero), ha preteso il pagamento di 2.400 euro.
In occasione di questa visita, le testimonianze degli interessati sono identiche e coerenti: la signora intimorisce le famiglie e minaccia azioni legali (ventilando pignoramento dei beni, del conti correnti, buste paga, ecc) in caso di mancato pagamento.
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