Cronaca
Venerdì 19 Luglio 2013
Orobie, troppe seconde case
Ma funzionano gli affitti brevi
I punti deboli delle Orobie? Poco gioco di squadra, una clientela di affezionati sempre meno giovani. E la grande chance dell'aeroporto di Orio al Serio, che potrebbe dare molto di più. Qual è la tua ricetta per il turismo orobico? Commenta.
Poco gioco di squadra, una clientela di affezionati sempre meno giovani, un'offerta per buona parte tradizionale, poco vitale nel proporsi. E quella grande chance che ci ritroviamo a due passi, l'aeroporto di Orio al Serio, che potrebbe dare molto di più.
Stanno tutti in questi «poco», «meno» e «molto», i punti deboli delle nostre Orobie. Splendide, tutte da vivere e tutte da proporre al mondo del turismo. Molto si sta facendo e alcune proposte si stanno dimostrando vincenti, soprattutto quelle espressione di un lavoro in team (tanto per dimostrare che la prima criticità si può tranquillamente superare), il segreto è aprirsi alla cultura del turismo. «E smetterla di considerarci il giardino della città».
Parola di chi la montagna la conosce bene e la studia, vale a dire Renato Ferlinghetti, docente di Geografia urbana e regionale e Geografia dell'ambiente all'Università di Bergamo e Fulvio Adobati, che insegna Didattica delle discipline geografiche e di Geografia antropica, colleghi anche al Centro studi sul territorio «Lelio Pagani». Insieme partono da una premessa: la via è tracciata e dalla strada dello sviluppo turistico non si tornerà indietro.
Eppure i dati dell'Osservatorio turistico della Provincia di Bergamo (nella pagina a fianco) si prestano ad alcune riflessioni. «Il tema dei temi in montagna è che le nostre valli hanno una percentuale molto alta di seconde case» sottolinea Adobati.
In Alto Adige hanno messo un tetto del 20-25%? «Da noi siamo sopra il 60%, con il picco di Foppolo al 93%. Ora, il problema è il sottoutilizzo di queste case, il che si traduce in destinazioni turistiche non particolarmente vivaci, soltanto a Natale e Ferragosto, anche se di recente, complice la crisi, i proprietari le stanno riscoprendo».
Ma come farle scoprire anche ad altri? «Stanno funzionando bene gli affitti brevi promossi in Val Seriana da Promoserio – risponde Adobati –, ma c'è una certa difficoltà a incanalare queste case in un'agenzia». Della serie: i proprietari preferiscono arrangiarsi da soli.
Leggi di più su L'Eco di Bergamo in edicola
© RIPRODUZIONE RISERVATA