Rifiuti, un pensionato solo
paga più di una famiglia
Con l'arrivo della nuova tassa dei rifiuti (Tares), in parte commisurata alla superficie dell'abitazione, si preannuncia un salasso, a Cologno, per i nuclei monofamiliari che si troveranno aumenti fino al 18%. La notizia è uscita nell'ultimo Consiglio comunale.
Con l'arrivo della nuova tassa dei rifiuti (Tares), in parte commisurata alla superficie dell'abitazione, si preannuncia un salasso, a Cologno, per i nuclei monofamiliari che si troveranno aumenti fino al 18%. La notizia è uscita nell'ultimo Consiglio comunale, chiamato ad approvare (con i soli voti della maggioranza della Lega e contrari delle minoranze Progetto Cologno e Coalizione libera), l'istituzione della tariffa e del piano finanziario dei rifiuti per il 2013.
Anche quest'ultimo comporterà al Comune un aumento del costo complessivo rispetto all'anno scorso, passando da 923 mila a 935 mila euro. E se anche la maggioranza ha evidenziato di mal digerire questa nuova imposizione («Mi sento a disagio a dover votarla - ha detto il vicesindaco Roberto Legramanti, che ha parlato di «ennesimo furto dello Stato» - perché la maggior parte se ne va nelle casse dell'erario, e 30 centesimi al metro quadrato sono tanti per una normale famiglia»), le minoranze hanno chiesto di apportare correttivi per evitare di pesare troppo sui meno abbienti.
«Se in un appartamento abita solo un pensionato – ha esordito Massimo Gustinelli (Coalizione libera) – potrà pagare fino al 18% in più rispetto a una famiglia di cinque persone: ma produrrà più rifiuti lui o una famiglia numerosa?». Roberto Zampoleri (Pogetto Cologno) ha chiesto al Comune di tendere una mano ai cittadini «ad esempio mitigando l'imposta per quelle case costruite negli anni '70 che hanno seminterrati inutilizzati ma che ai fini della tariffa vengono conteggiati».
Leggi di più su L'Eco di Bergamo in edicola
© RIPRODUZIONE RISERVATA