Il restauro del teatro Donizetti:
«Non un lusso, una necessità»

«Sistemare il Donizetti non è un lusso, ma una necessità». Franco Tentorio non ha dubbi. Nessuna volontà di strafare, magari in ottica elettorale. Anzi. Il sindaco parla di «necessità assoluta» di mettere mano al teatro della città e non solo dal punto di vista estetico.

«Sistemare il Donizetti non è un lusso, ma una necessità». Franco Tentorio non ha dubbi. Nessuna volontà di strafare, magari in ottica elettorale. Anzi. Il sindaco parla di «necessità assoluta» di mettere mano al teatro della città e non solo dal punto di vista estetico.

Al di là del restauro che gli darà un volto moderno ma in linea con la sua storia, al Donizetti urgono interventi di ordinaria amministrazione. Che poi, visto le condizioni di partenza, poi tanto ordinari non sono.

«La città di Gaetano Donizetti – spiega – non può avere un teatro non a norma, tecnologicamente superato, non del tutto sicuro. Inadatto a una vita culturale intensa e serena come quella che Bergamo merita di avere».

Basti pensare che l'attuale palcoscenico tra uno spettacolo e l'altro va smontato e rimontato e quindi si perdono due giorni di programmazione.
L'elenco delle cose che non vanno (o semplicemente che sono troppo vetuste) è lungo, forse poco noto ai più.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 16 giugno

© RIPRODUZIONE RISERVATA