Cronaca
Venerdì 14 Giugno 2013
«Il lago d'Iseo è inquinato»
Un documento alla Provincia
Un grande lago inquinato. Un urgente piano di risanamento delle acque. Sono queste le due premesse da considerare prioritariamente quando si parla di lago d'Iseo secondo il consigliere provinciale Paolo d'Amico di Sinistra per Bergamo.
Un grande lago inquinato. Un urgente piano di risanamento delle acque. Sono queste le due premesse da considerare prioritariamente quando si parla di lago d'Iseo secondo il consigliere provinciale Paolo d'Amico di Sinistra per Bergamo, che ha consegnato un documento alla Provincia di Bergamo.
«I dati tranquillizzanti emessi anche quest'anno dall'Arpa si fondano sul sottodimensionamento dei parametri chimici utilizzati che hanno ora come riferimento la normativa regionale sulle acque interne. La realtà è ben diversa: l'ultimo episodio del mese di aprile è emblematico. Su una vasta area del lago d'Iseo si è diffusa una macchia di colorazione rossastra di origine ignota, ma composta (come da rilievi Arpa) da importanti concentrazioni di alluminio, mercurio, ferro, boro, piombo, nichel, rame, zinco, arsenico - spiega Sinistra per Bergamo -. Secondo le ipotesi di Arpa, fenomeni molto intensi di dilavamento dell'alveo dell'Oglio avrebbero messo in circolo accumuli di polveri, sedimentate in 40 anni di attività non controllate delle acciaierie camune, contenenti i metalli poi trovati in alte concentrazioni nel lago. Questo è stato uno degli episodi conosciuti di inquinamento più gravi degli ultimi anni».
«La Regione Lombardia ha ridimensionato l'episodio. Ma da ridimensionare sono solo le fonti variegate di degrado che ancora oggi confluiscono senza controlli nel lago dalla Valle Camonica e dal fiume Borlezza. Risulta, inoltre, sconosciuta l'efficienza dei vigenti sistemi di depurazione della rete di collettamento delle acque del Sebino. In conclusione, il lago è da risanare. Non soltanto aggredendo l'inquinamento antropico, ma affrontando anche quello, come si è visto rimosso, industriale. Attuale e pregresso. La Regione, le Province di Bergamo e di Brescia devono intraprendere un grande progetto di graduale risanamento e bonifica del lago. Diversamente, lago, turismo, cultura, ambiente, rimarranno per sempre potenzialità inespresse».
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