«Cronici», esenzioni a rischio
Il ticket dipenderà dal reddito?

L'assessore regionale alla Salute, Mantovani, ha sottolineato la necessità di rimodulare il sistema di esenzione alla compartecipazione sanitaria, specificando che non è più sostenibile esentare dal ticket i pazienti affetti da patologia cronica senza tenere conto del reddito. Cosa ne pensi?

Rimodulazione del sistema delle compartecipazioni sanitarie, sviluppo dei CReG, estensione delle cure sub acute e domiciliari e delle forme di associazionismo tra medici, potenziamento del ruolo delle farmacie, mantenimento dei presidi ospedalieri esistenti, promozione di azioni per l'ulteriore riduzione delle liste di attesa e di iniziative per il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari.

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Sono solo alcuni dei punti evidenziati dall'assessore alla Salute Mario Mantovani, che ha risposto stamattina, lunedì 10 giugno, in Commissione Sanità, presieduta dal vicepresidente Angelo Capelli, alle richieste di approfondimento e chiarimento avanzate dai componenti della Commissione in merito alle linee programmatiche del Piano Regionale di Sviluppo: complessivamente sono state una cinquantina le richieste pervenute dai vari Gruppi consiliari all'assessore Mantovani.

«Oggi il CReG –ha detto Mario Mantovani- è in fase di sperimentazione in 5 Asl (Bergamo, Como, Lecco, Milano e Melegnano) e il nostro obiettivo è di estendere la sperimentazione ad almeno altre 2 Asl, per poi estenderla a tutta la Regione già nel 2015, avviando ulteriori unità di offerta di cure sub acute».

«Abbiamo inoltre predisposto - ha aggiunto l'assessore regionale alla Salute - un programma che prevede la creazione di nuove strutture per accogliere coloro che sono attualmente internati negli Ospedali psichiatrici giudiziari italiani: saranno realizzate esclusivamente a cura di Aziende Ospedaliere pubbliche (Mantova, Desenzano del Garda, Como e Garbagnate Milanese) a gestione interna esclusivamente sanitaria, come già avviene a Castiglione delle Stiviere».

Mantovani ha quindi sottolineato la necessità di rimodulare il sistema di esenzione alla compartecipazione sanitaria, specificando che non è più sostenibile esentare dal ticket i pazienti affetti da patologia cronica senza tenere conto in alcun modo del reddito. Ha poi confermato che la certificazione dei bilanci di tutte le aziende sanitarie sarà completata entro la fine della legislatura. «È infine necessario - ha concluso Mario Mantovani - procedere quanto prima alla sperimentazione di nuove forme di collaborazione con il privato accreditato con l'obiettivo di ridurre ulteriormente le liste di attesa».

Silvana Santisi in Saita (Lega Nord) ha evidenziato la necessità di nuovi provvedimenti in campo psichiatrico «dove i Tso allo stato attuale sono strumenti inefficaci e insufficienti, perché di troppa breve durata, con il rischio che a farne le spese sia l'ambito familiare sul quale ricade poi la responsabilità e l'incombenza di problemi che non sono mai di natura sociale, ma sanitaria». La Santisi ha chiesto il mantenimento dei piccoli ospedali che devono essere valorizzati con specializzazioni mirate e ha sollecitato l'attribuzione di nuove e più significative funzioni alle farmacie site in aree svantaggiate e montane.

Per il Pd, il consigliere Carlo Borghetti ha sottolineato come il suo gruppo «prende atto della volontà dell'assessore Mantovani di coinvolgere il Consiglio regionale, in particolare rispetto ai grandi temi del riordino della rete ospedaliera e del sistema dei ticket. Noi chiediamo però che questo coinvolgimento avvenga sin dall'inizio dandoci così modo di svolgere le funzioni di indirizzo e di espressione di criteri che sono le prerogative più importanti del nostro ruolo, indirizzi e criteri dai quali dipendono poi le scelte finali».

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