Cronaca / Isola e Valle San Martino
Lunedì 10 Giugno 2013
La polizia locale dell'Isola
si scioglie: «E gli agenti?»
Resta ancora incerto il futuro del Consorzio di polizia locale dell'Isola, in liquidazione. Entro il 30 giugno deve sciogliersi e i dipendenti sono preoccupati. L'allarme è stato lanciato dalla Funzione pubblica-Cgil. Blindata la riunione del 4 giugno.
Resta ancora incerto il futuro del Consorzio di polizia locale dell'Isola, in liquidazione. Entro il 30 giugno deve sciogliersi e i dipendenti sono preoccupati. L'allarme è stato lanciato dalla Funzione pubblica-Cgil. Blindata la riunione del 4 giugno, in seguito alla quale i sindaci si sono trincerati dietro a un «no comment», qualcosa di più potrebbe sapersi martedì 11 giugno.
Quando i sette Comuni dell'Isola (Chignolo, Madone, Medolago, Brembate Sopra, Sotto il Monte, Presezzo e Mapello) si sono dati appuntamento di nuovo. Sul tavolo della discussione c'è in primis lo scioglimento del Consorzio di polizia locale dell'Isola Bergamasca, con sede a Madone, procedimento seguito dal segretario comunale di Sotto il Monte, Francesco Bergamelli.
«Sto procedendo alla liquidazione del Consorzio come è stato deciso dai Consigli comunali degli otto comuni (l'ottavo è Bonate Sotto che ha deciso di costituire una sua polizia locale). Il 1° luglio i dipendenti in forza al Consorzio verranno assegnati ai Comuni e qui finisce il mio compito. Dovranno essere poi i sette comuni, perché Bonate Sotto va per conto suo, a scegliere la forma di unione per proseguire l'esperienza del Consorzio».
Quindi il processo di liquidazione va avanti, ma ancora all'orizzonte non si prospetta un nuovo progetto. Da indiscrezioni si sa che esiste una bozza per la costituzione dell'unione dei comuni ma c'è chi punta anche alla convenzione per non essere troppo vincolato. Comunque i sette Comuni stanno lavorando e, come riferito da un sindaco, per il 30 giugno una soluzione è ancora possibile: «Non siamo in ritardo». Ma intanto gli agenti dipendenti del Consorzio guardano con preoccupazione il loro futuro.
Leggi di più su L'Eco di lunedì 10 giugno
© RIPRODUZIONE RISERVATA