Finanza, maxioperazione antidroga
Palazzo rastrellato: preso latitante
Una maxioperazione antidroga, della Guardia di Finanza di Venezia, coadiuvata dai colleghi di Bergamo, è cominciata giovedì tra Bonate e Madone e continuata fino a ieri pomeriggio, con l'arresto di un marocchino, dopo uno spettacolare rastrellamento.
Una maxioperazione antidroga, della Guardia di Finanza di Venezia, coadiuvata dai colleghi di Bergamo, è cominciata giovedì tra Bonate e Madone e continuata fino a venerdì 31 maggio, con l'arresto di un marocchino, dopo uno spettacolare rastrellamento all'interno di un condominio di Osio Sotto, in via Roma, dove l'uomo si era nascosto, con l'aiuto di una famiglia di connazionali.
I dettagli della maxioperazione, che, secondo indiscrezioni attendibili avrebbe portato anche al sequestro di oltre 100 chili di hashish, sono ancora top secret: sarebbero in corso altri blitz per individuare altri sospettati. Giovedì il teatro della maxioperazione è stata l'area tra Bonate e Madone, con l'impiego di una trentina di uomini tra finanzieri, carabinieri e polizia locale dell'Isola.
A quanto è trapelato il blitz ha visto anche lo speronamento di un'auto della Finanza da parte di un'altra vettura su cui viaggiavano almeno tre sospettati, che non si sono fermati all'alt delle Fiamme Gialle: a causa dell'impatto sarebbero rimasti feriti, per fortuna non in modo grave due militari, poi trasportati all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Gli autori dello speronamento giovedì sera erano riusciti a far perdere le loro tracce, ma la droga sarebbe stata trovata, e in un quantitativo non indifferente. Tutta l'area intorno a Madone, e anche il centro del paese, in particolare le vie Papa Giovanni XXIII e Piave, nella serata, sono stati passati al setaccio: sono arrivati anche rinforzi da fuori provincia, oltre ai carabinieri di Brembate, mentre l'equipaggio dell'elinucleo dei carabinieri di Orio al Serio ha sorvolato la zona per oltre due ore.
Venerdì, probabilmente all'ausilio di intercettazioni e di celle telefoniche, gli investigatori hanno individuato in un condominio di Osio Sotto, in via Roma, uno dei probabili nascondigli degli individui che, secondo gli inquirenti, sapevano parecchie cose su quel maxicarico di hashish sequestrato la sera precedente e che probabilmente erano su quell'auto che giovedì aveva speronato la vettura delle Fiamme Gialle. Ed è scattato il rastrellamento con l'arresto del marocchino.
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