Cronaca
Sabato 01 Giugno 2013
Con Bergamo immagine
le fotografie prendono il volo
Torna sul Sentierone «Bergamo Immagine». Sabato 1° giugno verrà inaugurata la mostra «Uno sguardo dall'alto. La Lombardia segreta»: 40 immagini scelte tra le migliaia che l'architetto Di Gregorio ha scattato sorvolando il territorio con un ultraleggero.
Torna sul Sentierone «Bergamo Immagine». Sabato 1° giugno alle ore 17 verrà inaugurata la mostra «Uno sguardo dall'alto. La Lombardia segreta»: 40 grandi immagini scelte tra le migliaia che l'architetto Vincenzo Di Gregorio ha scattato sorvolando il territorio con un ultraleggero, un deltaplano dotato di motore che lo trasforma in un autentico esploratore del territorio negli aspetti più segreti.
Una rassegna all'aria aperta, che consente di andare da un pannello all'altro soffermandosi e commentando le fotografie con gli altri passanti. La mostra è stata allestita a cura di Moma Comunicazione, con il sostegno di sponsor come Italcementi Group e Credito Bergamo, e con il patrocinio del Comune di Bergamo.
L'anno scorso, con la prima edizione di «Bergamo Immagine», il clou della manifestazione era stata la mostra dedicata a Tito Terzi, storico fotografo della rivista Orobie e un altro esploratore del territorio, ma nel modo più classico. Camminatore instancabile aveva fissato con l'obiettivo non solo i luoghi, ma anche la gente, il lavoro quotidiano, le tradizioni, l'ambiente, la natura: il volto e l'anima più genuini della terra bergamasca.
Con questa mostra (all'inaugurazione sarà presente anche l'autore Di Gregorio) la rivista Orobie intende far conoscere ai bergamaschi e a quanti, turisti compresi, percorreranno il Sentierone nelle prossime due settimane, un altro aspetto del territorio: la Lombardia vista dall'alto.
Un volto spesso inaspettato perché oltre le barriere delle case, dei capannoni, del cemento e dell'asfalto c'è una Lombardia con tantissimo verde. Distese di campi ben coltivati, parchi, giardini. Le fasce di fitta vegetazione entro le quali scorrono i fiumi, l'Adda in modo particolare.
Leggi di più su L'Eco di sabato 1° giugno
© RIPRODUZIONE RISERVATA