Cronaca
Lunedì 27 Maggio 2013
Movimento 5 Stelle, un crollo
Roma, ha votato un elettore su 2
Da nord a sud il Movimento 5 Stelle segna, a questa tornata elettorale, cali vistosi rispetto ai risultati conseguiti alle politiche del 24 e 25 febbraio scorsi. A Roma, stando almeno ai primi risultati, passa da oltre il 27% a circa il 13%.
Da nord a sud il Movimento 5 Stelle segna, a questa tornata elettorale, cali vistosi rispetto ai risultati conseguiti alle politiche del 24 e 25 febbraio scorsi. A Imperia, dove il Movimento 5 stelle era risultato essere il primo partito alle ultime elezioni politiche, con il 33,65% dei consensi alla Camera, quando sono state scrutinate solo poche sezioni, crolla all'8,8%. A Roma passa da oltre il 27% a circa il 13%. A Brescia, dove alle politiche di febbraio aveva ottenuto il 16,6% dei consensi alla Camera, cala della metà, attestandosi al 7,7% e a Siena, dove aveva ottenuto il 20,95% dei voti, ora è al 7,8%. Meno male a Imola dove dal 26,1% scende al 18,8%. Stando almeno ai primissimi dati che stanno emergendo dalle urne.
È Ignazio Marino, candidato del Pd, con il 43,2%, secondo la sesta proiezione Tecnè per SkyTg24, ad essere in vantaggio nelle elezioni per il Comune di Roma. Segue il sindaco uscente Gianni Alemanno (Pdl e destra) con il 28,8%. Marcello De Vito (Movimento 5 Stelle) è al 13,3%, Alfio Marchini al 9,9%. Sandro Medici è al 2%.
C'è da segnalare che per le elezioni Comunali ha votato a Roma il 52,8% degli aventi diritto, quasi 21 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti omologhe, quando votò il 73,6%. Lo si apprende dal sito del Viminale. In pratica un romano su due ha preferito non andare a votare.
«Avevo detto prima del voto che si tratta di un voto amministrativo e ora non cambio idea alla luce dei risultati. Ma a Roma il fatto che Alemanno abbia ottenuto una percentuale così bassa significa che c'è una volontà forte di cambiamento e questo rafforza la volontà del Pd di dare dei governi che svolgano una funzione di servizio». Il segretario Pd, Guglielmo Epifani, risponde così sul rapporto tra le elezioni comunali e il governo.
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