Città Alta riavrà un fiorista
Ed è una fiorista cantante

Città Alta riavrà un fiorista, anzi, di più, una fioraia cantante. Rosalba Piccinni aprirà un piccolo negozio sulla Corsarola, accanto alla gastronomia Mimì. I lavori di ristrutturazione del locale sono in corso.

Città Alta riavrà un fiorista, anzi, di più, una fioraia cantante. Rosalba Piccinni aprirà un piccolo negozio sulla Corsarola, accanto alla gastronomia Mimì. I lavori di ristrutturazione del locale sono in corso.

Dopo il via libera della Soprintendenza, volte a botte e antiche pietre vengono riportate alla luce. In settembre, o forse prima se i lavori procederanno spediti, l'inaugurazione. La fiorista bergamasca con la passione per il jazz - di giorno crea composizioni floreali, la sera sale sul palco milanese del Blue Note con la sua band - racconta: «Ho accettato volentieri la proposta di Roberto Amaddeo di aprire un negozio collegato alla Casa dei sapori. Fiori e cibo parleranno la stessa lingua. Un'interessante occasione di scambio. Ma sarà soprattutto un servizio per gli abitanti di Città Alta. Faremo composizioni semplici con quel tocco in più dato dai vasi di design che già uso negli altri miei negozi».

Rosalba non è una che se ne sta con le mani in mano. Sarà che è la settima di otto figli, ha iniziato a lavorare presto e la gavetta non le ha mai fatto paura. Dopo aver rilevato il negozio di Bergamo Bassa, dove era entrata come commessa, si è spinta sino a Milano, in via Broggi, a un passo dalla prestigiosa sede di Sotheby's, e presto aprirà un nuovo punto vendita in viale Bligny, zona Bocconi. Nei suoi negozi - si dice molto apprezzati dai nomi che contano del mondo dello spettacolo e della moda - grandi mazzi di tulipani, garofani e margherite si contendono la scena con la musica.

«Milano mi sta dando grandi soddisfazioni su tutti e due i fronti» ammette e annuncia un nuovo disco entro la fine dell'anno («cover rivisitate in chiave jazz con la collaborazione di un famoso arrangiatore, di cui taccio il nome perché ancora non mi sembra vero»). L'approdo tra le Mura venete della cantante fioraia non fa storia a sé, rientra in un progetto più ampio coltivato da Roberto Amaddeo, ristoratore animato dal desiderio di far rivivere il centro storico. «Presente via Pignolo Bassa? È la Città Alta che vorrei - dice -. Vicino al ristorante della mia famiglia, in via Colleoni, c'è una libreria, ci sarà un negozio di fiori, mi sarebbe piaciuto portare anche un calzolaio ma gli affitti sono troppo alti e per gli artigiani è dura lavorare qui. Il centro storico di Bergamo non può essere un grande centro commerciale, solo pizzette, scarpe e vestiti, deve garantire dei servizi a chi ci vive». Si comincia con i fiori, poi si vedrà.

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