Basta slot, c'è anche lo spot
Con L'Eco schierate pure le Iene

La battaglia contro le slot machine non si ferma. Una battaglia che non conosce colore politico. La Lega, a Bergamo, ha proposto sgravi fiscali sulla Tares a chi rinuncerà a installare le macchine mangiasoldi. Le Iene hanno fatto scendere in campo alcuni sindaci famosi. Entra nella notizia e guarda lo spot delle Iene

La battaglia contro le slot machine non si ferma. Una battaglia che non conosce colore politico. La Lega, a Bergamo, ha proposto sgravi fiscali sulla Tares a chi rinuncerà a installare le macchine mangiasoldi. Le Iene hanno fatto scendere in campo alcuni sindaci famosi.

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Da Leoluca Orlando (Palermo) a Fassino (Torino) a Pisapia (Milano). Tutti uniti sotto lo slogan «Basta alle slot». A Bergamo la proposta del Carroccio  è contenuta in un ordine del giorno che verrà presentato nel prossimo consiglio comunale.

Un segnale di sostegno a chi rinuncia a un guadagno certo e fa una scelta etica. E si potrebbe anche valutare la possibilità di estendere lo sgravio a chi ha già rinunciato alle slot, magari nell'ultimo anno.

In questo senso Bergamo potrebbe essere la prima città in Lombardia.
Un impegno a tutto campo. La Lega chiede a Palafrizzoni «iniziative urgenti» per contrastare nuove sale slot. L'ostacolo maggiore è rappresentato dal fatto che la regolamentazione del gioco è di stretta competenza statale e quando i sindaci hanno tentato con alcune ordinanze di regolarizzare gli orari di apertura e chiusura dei luoghi di gioco o di stabilire le distanze minime da alcuni punti sensibili delle città come scuole, ospedali, luoghi di culto, hanno visto i loro interventi respinti dal Tar.

Alberto Ribolla, capogruppo della Lega a Palazzo Frizzoni, oltre a «richiedere con urgenza la convocazione del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza», invita quindi la Giunta «a sollecitare i parlamentari bergamaschi affinchè l'attuale normativa venga modificata in modo tale da concedere ai sindaci i poteri necessari per normare l'apertura di nuove sale slot».

A Palafrizzoni e alle sue società partecipate si chiede poi di non vendere spazi pubblicitari alle aziende del gioco d'azzardo. «È successo che pubblicità di questo tipo siano comparse sui bus dell'Atb. Non deve più succedere» rimarca Luisa Pecce che mette sul tavolo del Consiglio altre due proposte: una mappatura delle sale slot in città e l'adesione del Comune al «Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo». La battaglia no slot va avanti.

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