Alluvioni: una minaccia
per il 41% degli italiani

Sono in quattro su dieci (41%) gli italiani che considerano le frane e le alluvioni una minaccia per la propria persona. Questo quanto emerge un'indagine sulla percezione dei rischi di «eventi calamitosi» commissionata dall'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr alla Doxa, da cui se ne deduce, tra l'altro, che le paure maggiori si hanno per cose la cui «responsabilità è attribuita soprattutto al fattore umano», tipo l'inquinamento o gli incidenti.

In queste ore a essere piegato sotto le alluvioni è il Nord Est, con un morto nel Veronese e il fiume Bacchiglione sorvegliato speciale. Eppure, basta guardare ai dati dell'archivio storico degli eventi geoidrologici, tra il 1960 e il 2012, e vedere che ci sono state 541 inondazioni che hanno causato 1760 vittime (762 morti, 67 dispersi, 931 feriti) e 812 frane con 5368 vittime (3413 morti, 14 dispersi, 1941 feriti).

Di quel 41% di italiani che considerano «frane o alluvioni» una «minaccia per la sua incolumità», la quota più alta si trova in Liguria (66%), mentre la percentuale minore è per la Lombardia (29%). Secondo la ricerca il 24% degli italiani degli italiani teme le alluvioni, il 17% le frane. La percezione di pericolo varia a seconda delle regioni: il rischio frane è considerato elevato soprattutto in Valle d'Aosta (56%), Calabria (42%), Campania (27%), Liguria (24%); il rischio da alluvione è percepita molto in Liguria (49%), Calabria (46%) e Valle d'Aosta (44%).

Tra le cause di frane e alluvioni, al primo posto la cattiva gestione del territorio (28%), l'abusivismo edilizio (25%), l'abbandono del territorio (16%), i cambiamenti climatici (16%) e le caratteristiche geomorfologiche del territorio (9%).

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