Cassano, riparte la tangenziale
Ma adesso i costi sono lievitati

La costruzione della tangenziale di Cassano d'Adda ripartirà a maggio. Ad annunciarlo sono la Provincia di Milano e l'assessore provinciale alla Viabilità Giovanni de Nicola. Sembra quindi ormai in procinto di essere superata la sospensione dei lavori.

La costruzione della tangenziale di Cassano d'Adda ripartirà a maggio. Ad annunciarlo sono la Provincia di Milano e l'assessore provinciale alla Viabilità Giovanni de Nicola. Sembra quindi ormai in procinto di essere superata la sospensione dei lavori durata ben un anno e mezzo e dovuta a varie complicazioni.

Su tutte il ritrovamento sul tracciato da 2,6 chilometri dell'infrastruttura di una discarica (anche con rifiuti pericolosi): la Provincia di Milano, nei giorni scorsi, ha autorizzato il Comune di Cassano a dare il via alla bonifica. E poi il fatto che da Rfi (Rete ferroviaria italiana) non erano ancora formalmente state consegnate tutte le aree vicine alla stazione ferroviaria di Cassano, sul cui lato nord passerà la tangenziale.

La consegna è prevista proprio in questi giorni: solo allora partiranno formalmente i due anni dati per contratto all'associazione temporanea di imprese che ha vinto l'appalto per costruire la tangenziale che è già stata realizzata per circa il 35%. Per il suo completamento si parla comunque ormai di fine 2014 o inizio 2015, in forte ritardo quindi rispetto ai tempi inizialmente previsti: i lavori erano stati inaugurati nel gennaio del 2010 e avrebbero dovuto vedere la fine nel 2011.

Fondi anche da Via Tasso
Pure i costi della tangenziale, previsti inizialmente in 25,3 milioni di euro, di cui 5 finanziati anche dalla Provincia di Bergamo, alla fine subiranno una variazione non di poco. Palazzo Isimbardi ha approvato nei giorni scorsi una variante al progetto dell'infrastruttura. «A causa di un imprevisto geologico - si legge sul documento della Provincia di Milano - si è reso necessario modificare le tipologie costruttive di alcune opere previste nel progetto esecutivo». La più importante è la tipologia costruttiva delle pile e delle spalle del ponte sull'Adda. Il tutto costerà in più 1 milione e 659 mila euro. A questa cifra va poi aggiunto il costo per la bonifica della discarica trovata, che ammonta a 650 mila euro oltre a costi di analisi e perizie.

Come verrà finanziato il tutto? «Al momento - spiega De Nicola - si è deciso di rimandare una parte del progetto, che è la bretella di collegamento della tangenziale con viale Europa» del costo non indifferente di 1,8 milioni di euro. In più la Provincia di Milano ci metterà di suo 800 mila euro finanziandoli con la vendita di beni patrimoniali. La bretella comunque, prima o poi, dovrà essere realizzata. Ed è già previsto che il suo costo dovranno dividerselo gli enti finanziatori della tangenziale. Ossia la Regione, per due quinti, e Comune di Cassano e Province di Milano e Bergamo per il resto.

Il «nodo» bar della stazione
Sembra, quindi, che si stiano risolvendo tutte le complicazioni di questo progetto fondamentale per mettere fine al problema delle lunghe colonne di auto e camion che, ogni mattina, si formano fra Cassano e Treviglio per il superamento del fiume. Rimane solo un nodo da sciogliere ed è quello del bar della stazione che si trova a nord dei binari, dove passerà la tangenziale.

I gestori lo scorso settembre non si sono trasferiti, come previsto, nel nuovo bar ricostruito, insieme al nuovo parcheggio, a sud dei binari e di proprietà di Rfi. Fra le parti ci sono difficoltà sulle condizioni del trasferimento. Il problema è che il locale si trova sulle aree che Rfi deve consegnare affinché i lavori della tangenziale ripartano. «Si procederà comunque - spiega il sindaco Roberto Maviglia -. L'area occupata dal bar, in attesa della risoluzione della questione, sarà momentaneamente stralciata. È una porzione piccola rispetto alle aree a nord dei binari che verranno consegnate e che sono occupate anche da un grande deposito ferroviario. Almeno questa struttura è stata finalmente svuotata da Rfi e potrà essere demolita».
Patick Pozzi

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