Troppi debiti, niente acqua
I condomini rompono i sigilli
Un'ottantina di persone, per tutto il giorno, non hanno potuto lavarsi o recarsi al bagno. Una situazione insostenibile che ieri sera ha spinto alcuni di loro a recarsi al comando di polizia locale e poi a prendere la drastica decisione di rompere i sigilli.
Uniacque è stata di parola e martedì mattina i suoi operai hanno chiuso la fornitura d'acqua al condominio D delle quattro torri di Zingonia (quelle di Verdellino). Al termine di una giornata di tensione però gli abitanti del condominio hanno deciso, in serata, di spaccare i sigilli apposti sui contatori, facendo così ritornare l'acqua nei loro appartamenti. In barba al debito accumulato che aveva spinto Uniacque a chiudere loro i rubinetti.
22 famiglie (per una ottantina di persone) ieri, per tutto il giorno, non hanno potuto lavarsi o recarsi al bagno. Una situazione insostenibile che ieri sera ha spinto alcuni di loro a recarsi al comando di polizia locale dove hanno incontrato il sindaco di Verdellino Giuseppe Maci. E poi a prendere la drastica decisione di rompere i sigilli.
Gli abitanti del condominio D (secondo i dati forniti dal Comune) attualmente sono stati chiamati a far fronte al debito, maturato fra il 2008 e il 2009, di 29 mila euro. Negli ultimi 8 mesi hanno versato solo 3 mila euro.
Bisognerà vedere oggi se gli operai di Uniacque torneranno a rimettere i sigilli oppure, per evitare tensioni, verrà dato agli abitanti del condominio D una nuova proroga per i pagamenti.
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