Cronaca
Domenica 21 Aprile 2013
Fibra ottica nella Bergamasca
È un tesoro da non bruciare
Aldo Cattaneo non ci gira troppo attorno: alla domanda se la società di cui è amministratore unico sia da considerarsi «un debito», risponde senza grandi esitazioni: «Sì». Ma poi spiega che c'è molto altro da aggiungere sulla Abm Ict.
Aldo Cattaneo non ci gira troppo attorno: alla domanda se la società di cui è amministratore unico sia da considerarsi «un debito», risponde senza grandi esitazioni: «Sì». Ma poi spiega che c'è molto altro da aggiungere, per raccontare questa Abm Ict.
Che ha, certo, debiti per 12 milioni di euro. Ma possiede anche una rete - gestita dal «braccio operativo» Big Tlc - che è una vera autostrada verso il futuro per la Bergamasca: 450 chilometri di fibra ottica che corrono soprattutto in pianura (ma di recente ci si è affacciati pure in Val Gandino, ed entro giugno si sale verso Villa d'Ogna e Piario). Intanto, però, la società (controllata dalla Provincia al 100%) attraversa una fase a dir poco delicata.
Dottor Cattaneo, Abm Ict, con la sua rete di fibra ottica che copre oltre un centinaio di paesi bergamaschi, è a una svolta: la Provincia, dopo tre anni in perdita, non può più metterci soldi. La soluzione studiata sarebbe quella della fusione in Anita srl (anch'essa completamente pubblica). Operazione che però ha avuto il «no» del Consiglio comunale di Treviglio, che di Anita è socio al 19,45%. Che succederà ora?
«Premessa: è vero, questa società ha perso, seppur sempre meno (per Big Tlc si è passati dai 2,4 milioni di "rosso" del 2010 ai 230 mila euro del 2012, e le previsioni sono di arrivare al pareggio nel 2014, ndr). Quello di cui ci occupiamo è un business reale, competitivo, che come tale comporta dei rischi. Ma è come quando io compro una casa: poi avrò sì un debito, ma pure una casa. O, in questo caso, una super rete, che è un valore territoriale assoluto, e un valore sarebbe mantenerla pubblica».
Qual è questo valore per il territorio?
«Oggi le infrastrutture che garantiscono una copertura internet ottimale sono una necessità, quasi un tormentone (vedi il dibattito di questi giorni su Fastweb in città, ndr), e la Bergamasca con la rete di Abm Ict ha, da questo punto di vista, un'autostrada a 25 corsie».
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