Cronaca
Sabato 20 Aprile 2013
Napolitano rieletto presidente
Standing ovation alla Camera
Giorgio Napolitano supera il quorum dei 504 voti, venendo così rieletto Capo dello Stato, e scatta la standing ovation dell'Aula della Camera dove il Parlamento è riunito in seduta comune. A non alzarsi solo il M5S.
Giorgio Napolitano supera il quorum dei 504 voti, venendo così rieletto Capo dello Stato, e scatta la standing ovation dell'Aula della Camera dove il Parlamento è riunito in seduta comune. A non alzarsi solo il M5S. «Buffoni, Buffoni», «Rodotà, Rodotà», «Uscite fuori». Queste grida si sono levate dai manifestanti del M5S in piazza Montecitorio, una volta appresa la notizia della rielezione di Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica.
«Giorgio Napolitano conferma ancora una volta di essere un grande servitore dello Stato e un grande italiano. In questi sette anni è stato un esempio di saggezza politica, il vero garante delle Istituzioni, ha guidato il Paese in un percorso di riscoperta del senso dello Stato e del valore dell'unità nazionale».
Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, che continua: «La sua elezione per un secondo mandato rassicura tutti i cittadini in un momento difficile per il Paese. Spero che a una tale dimostrazione di responsabilità ne corrisponda una analoga da parte di tutte le forze politiche, come chiesto dal presidente Napolitano. Ringraziandolo a nome del Senato, oltre che mio personale, e congratulandomi per la sua elezione, aggiungo solo: Buon lavoro presidente».
«È l'ultima scheda», dice la presidente della Camera Laura Boldrini richiamando l'attenzione dell'Aula che una volta superato il quorum da parte di Giorgio Napolitano si era fatta distratta. Parole che suscitano nuovamente un lungo e convinto applauso da parte di tutte le forze politiche, tranne i grillini. Silvio Berlusconi e Angelino Alfano sfoderano sorrisi, mentre al contrario Pier Luigi Bersani - pur continuando ad applaudire - appare con evidenza più serio in volto.
Giorgio Napolitano è il dodicesimo presidente della Repubblica Italiana. È stato eletto dall'Aula di Camera e Senato, riunite in seduta comune, con 738 voti. A Stefano Rodotà sono andati 217 voti, 10 le schede bianche, 12 quelle nulle, 14 i voti andati ad altri candidati e 6 i voti dispersi. Il presidente della Camera, Laura Boldrini, lo ha nominato alla conclusione dell'esito della votazione.
È il primo capo dello Stato a essere rieletto per un secondo mandato. Il 10 maggio 2006 era stato eletto undicesimo presidente della Repubblica Italiana alla quarta votazione con 543 voti su 990 votanti dei 1009 aventi diritto, entrando ufficialmente in carica il 15 maggio. Doveva terminare il suo mandato fra meno di un mese ma, dopo la richiesta da un ampio schieramento parlamentare a dare la propria disponibilità per la rielezione, ha accettato per «senso di responsabilità verso la Nazione».
In questa fase difficile per il Paese «tutti onorino i loro doveri» con l'obiettivo di «rafforzare le istituzioni repubblicane». Lo ha sottolineato Napolitano dopo la rielezione, in un breve intervento dal Quirinale, dicendo anche: «Lunedì dinanzi alle Camere avrò modo di dire quali sono i termini nei quali ho ritenuto di dover accogliere la richiesta delle forze politiche a ricandidarmi».
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