Palosco, tensione alle stelle
Sciopero contro il maestro libero
È alta la tensione, a Palosco, in vista del ritorno in libertà del maestro della scuola elementare del paese accusato di abusi su minori. Scadono oggi i termini per la custodia cautelare e l'uomo torna libero, in attesa che il processo faccia il suo corso.
È alta la tensione, a Palosco, in vista del ritorno in libertà del maestro della scuola elementare del paese accusato di abusi su minori. Scadono oggi, mercoledì, i termini per la custodia cautelare e dunque l'uomo torna libero, in attesa che il processo faccia il suo corso: giovedì è prevista un'udienza anche se – come afferma l'avvocato Stefania Botti, rappresentante di alcuni bambini che accusano il maestro – «è quasi certo che ci sarà un nuovo rinvio».
Rinvio che potrebbe contribuire ad esasperare i toni di una vicenda che ha procurato grandi e forse insanabili ferite nei piccoli coinvolti e nelle loro famiglie, sconvolgendo di fatto un'intera comunità. Indicatrice del livello di guardia cui è giunta la tensione è la comparsa, ieri, davanti alla procura di Bergamo, di alcuni manifestini stile Far West, con foto e nome del maestro indagato sotto la scritta «Ricercato».
«Indulgenza è complicità», grida a caratteri cubitali il foglio, affisso su colonne e cestini, in piazza Dante, invocando il maestro «in galera». Lo firma uno sconosciuto «Manipolo d'avanguardia Bergamo».
La tensione di questi giorni si manifesta oggi con una singolare manifestazione alle scuole di Palosco. Il Comitato genitori, infatti, ha invitato tutte le famiglie, con una lettera, ad un «giorno di sciopero», non mandando i figli a scuola, in coincidenza con la scadenza dei termini di custodia cautelare del maestro. La scuola, da parte sua, prende le distanze.
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