Lo aspettavano sotto casa
Rapinati e legati davanti al bimbo
Lo hanno aspettato sotto casa, alle 20, quando ancora il buio non era calato. Lo hanno minacciato con un fucile a canne mozze e con un lungo cacciavite per costringerlo ad aprire la porta. In casa non si sono fatti scrupolo di legare i genitori davanti al figlio di 2 anni.
Lo hanno aspettato sotto casa, alle 20, quando ancora il buio non era calato. Lo hanno minacciato con un fucile a canne mozze e con un lungo cacciavite per costringerlo ad aprire la porta. In casa non si sono fatti scrupolo di legare i genitori davanti al figlio di 2 anni.
La rapina è stata messa a segno a Calvenzano nella serata di giovedì, 11 aprile: i due malviventi hanno preso di mira questa volta non una villa isolata, ma un'abitazione su due piani in un complesso residenziale di recente costruzione in via Perugia.
La famiglia presa di mira è quella di un imprenditore di 46 anni che era appena rincasato dopo una giornata di lavoro: i rapinatori, una volta all'interno, hanno minacciato l'uomo e la moglie perché volevano che aprissero la cassaforte. Tutto senza curarsi del fatto che il figlioletto della coppia fosse in casa.
La cassaforte però non c'era: alla fine i proprietari sono riusciti a convincere i malviventi consegnando loro tutto quello che avevano. Circa 4 mila euro in contanti e alcuni orologi, belli ma non di particolare pregio. Il bottino è in totale di 14 mila euro.
Prima di sparire i rapinatori hanno legato marito e moglie a una ringhiera con delle fascette da elettricista. Fortunatamente hanno lasciato libero il bambino. Pochi minuti più tardi i coniugi sono riusciti a liberarsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le prime indagini: gli autori del colpo non sarebbero italiani.
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