«Tombe al posto del vigneto»
Mapello, trattativa conclusa

L'accordo bonario per la cessione di 1.237 metri quadri di terreno collinare destinati all'ampliamento del cimitero di Mapello, ha lasciato l'amaro in bocca ai proprietari dell'area: Marita, Giovanni e Fulvia Guffanti Scotti.

L'accordo bonario per la cessione di 1.237 metri quadri di terreno collinare destinati all'ampliamento del cimitero di Mapello, ha lasciato l'amaro in bocca ai proprietari dell'area: Marita, Giovanni e Fulvia Guffanti Scotti. A partire dalla trattativa, un confronto iniziato nel settembre 2009 e terminato nel febbraio scorso.

«Per noi è stato estenuante l'iter – scrivono i proprietari – sin dal primo contatto del 2009, l'amministrazione comunale ci consegnò un estratto del progetto di massima del previsto ampliamento cimiteriale, ricadente sui nostri vigneti, su 760 metri quadri, con immediata richiesta di sottoscrizione, data la necessità d'urgenza dell'intervento. Abbiamo ribadito sempre la nostra perplessità per la costruzione in cima ad una collina, immersa nel verde dei vigneti, di un ecomostro, che dato i massicci muraglioni necessari per la sua edificazione, saranno visibili da tutta la pianura, con un impatto deturpante e un'alterazione degli equilibri idrogeologici della zona. Proprio nel vigneto sottostante il previsto ampliamento, c'è una risorgiva che molto probabilmente verrà interrotta. E tutto ciò è supportato da espresso parere favorevole della commissione ambientale».

«Ci è sempre stata comunicata la necessità di ampliare il cimitero per la sola creazione di fosse di mineralizzazione – affermano i proprietari – cioè per la deposizione delle salme esumate alla scadenza trentennale delle concessioni, mentre ora, rispetto al progetto attualmente in nostre mani, l'Amministrazione informa anche dell'edificazione di cappelle private in zona che a noi è stata indicata come area a verde». Dal Comune riferiscono che le cappelle private saranno tre.

I proprietari evidenziano anche la questione dell'indennizzo, inferiore del 30% al già contenuto valore dei terreni, desunto dalle tabelle di riferimento redatte dalla commissione provinciale espropri.

Leggi di più su L'Eco di Bergamo in edicola

© RIPRODUZIONE RISERVATA