Ferito, ha aiutato gli studenti
Ecco il racconto dell'autista Sab

La corsa delle 6 piena di studenti poteva finire in tragedia martedì mattina, col testacoda dell'autobus e il salto nel vuoto. Claudio De Marco, però, l'autista della Sab che trasportava una quarantina di persone, non ha perso il sangue freddo.

La corsa delle 6 piena di studenti poteva finire in tragedia martedì mattina, col testacoda dell'autobus e il salto nel vuoto. Claudio De Marco, però, l'autista della Sab che trasportava una quarantina di persone, non ha perso il sangue freddo ed è grazie anche al suo coraggio e al suo controllo che si è evitato il peggio.

Nonostante le ferite, ha sfondato il vetro del parabrezza per liberare i ragazzi e ha aspettato che tutti fossero in salvo prima di lasciare il mezzo. Ora, tirando un sospiro di sollievo, vicino alla moglie Rossella, racconta dopo essere stato dimesso dal Policlinico San Pietro e prima di partecipare alla Messa di ringraziamento celebrata a Locatello.

«Sono stati momenti terribili – ricorda il 44enne –. Andavo a bassa velocità, al massimo a 20-30 km allora, perché la curva era ghiacciata. Improvvisamente l'autobus ha sbandato e non rispondeva più ai comandi, è finito nel dirupo fermandosi sulla pista ciclabile. Sentivo le urla terrorizzate dei ragazzi. Li ho invitati alla calma, ho dato loro le istruzioni per rompere i finestrini e mettersi in salvo».

«Solo dopo aver controllato che il pullman fosse vuoto, sono uscito e ho iniziato a sentire il dolore alla spalla. Per fortuna sono tutti salvi».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo

© RIPRODUZIONE RISERVATA