Cronaca
Martedì 19 Marzo 2013
Cani imbottiti di droga e squartati
Due arresti nella Bergamasca
Operazione della polizia contro gang di latinos dedite al traffico internazionale di droga e altri reati. Eseguite 75 ordinanze di custodia cautelare. I cani venivano imbottiti di cocaina e poi squartati per recuperarla: arrestati due bergamaschi.
Un'operazione della Polizia di Stato contro gang di latinos dedite al traffico internazionale di droga e altri reati è in corso dalle prime ore del mattino. Gli investigatori milanesi hannoe seguito 75 ordinanze di custodia cautelare con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la persona, il patrimonio, traffico di droga e detenzione d'armi. Perquisizioni sono in corso a Milano e provincia, ma anche nelle province di Bergamo, Brescia, Lodi, Pavia, Piacenza, Novara, Varese, e a Roma.
L'indagine, che vede coinvolti numerosi gruppi di giovani di origine sudamericana riconducibili al fenomeno delle cosidette pandillas, le violente gang di latinos che da qualche anno sono un fenomeno sempre più preoccupante anche in Italia, ha portato all'emissione di provvedimenti restrittivi per 54 maggiorenni e 18 minorenni, e alla denuncia in stato di libertà di altri 112 tra ragazzi e ragazze, rispettivamente 98 maggiorenni e 14 minori. Arrestate due persone anche nella Bergamasca.
L'operazione è coordinata dalle Procure della Repubblica presso il Tribunale ordinario e per i Minorenni di Milano. Per la prima volta è stata dimostrata l'esistenza del vincolo associativo tra le «pandillas», che non si limitavano a reati comuni ma erano direttamente in contatto con emissari dei cartelli sudamericani per approvvigionarsi di ingenti quantitativi di cocaina.
Le gang latinos utilizzavano cani di grossa taglia come vettori della droga che importavano, imbottendoli di cocaina prima della partenza e poi uccidendoli per recuperarla. Gli animali utilizzati erano San Bernardo, Gran Danese, Dog de Bordeaux, Mastino Napoletano e Labrador.
Una volta arrivati a destinazione il cane veniva squartato e dalle sue viscere venivano estratti circa 1,250 kg di cocaina purissima. La droga prima di essere collocata nel ventre dei cani veniva avvolta in un cellophane, poi nella carta carbone (per essere impenetrabile ai raggi X), poi ancora nel cellophane e dopo avvolta da uno scotch di vinile nero (ancor più resistente ai raggi X). Si stima che con questa sistema siano stati fatti 48 viaggi. Un solo cane si sarebbe fortuitamente salvato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA