Ecco la Bergamo del futuro
Le proposte per Palafrizzoni

Dopo la mobilità, l'urbanistica. Ovvero la città del futuro. Ma in un'ottica decisamente ampia: dai contenitori storici a qualche nodo irrisolto. Dall'annoso rapporto tra un capoluogo sempre più assediato da un hinterland in crescita, passando ad un'idea di città capace di andare oltre le strette contingenze amministrative. Parleremo di tutto questo martedì alle 20,45 al Centro Congressi Giovanni XXIII in occasione della presentazione dei risultati del secondo modulo de L'Eco Lab, quello dedicato all'Urbanistica.

Sul palco, presentati da Max Pavan, ci saranno il direttore de L'Eco di Bergamo Giorgio Gandola e quattro architetti. Ognuno con le proprie prerogative, per discutere davvero a 360 gradi: Simona Leggeri, vicepresidente dell'Ance (l'Associazione dei costruttori), Mariola Peretti, di Italia Nostra, Mauro Piantelli dello Studio De8, progettista di fiducia del gruppo Percassi e Giuseppe Marinoni, estensore del masterplan di Porta Sud.

Si parlerà del futuro della città, in un modo molto concreto, con una serie di proposte che metteremo sul tavolo. Cinque temi sui quali chiederemo idee e pareri. Temi che arrivano al termine di un articolato percorso di ascolto e confronto che ha coinvolto tutti i mezzi del gruppo Sesaab: dalla carta stampata alla radio, dalla tv al web, fondamentale in questa iniziativa. È qui che si è difatti sviluppato un confronto virtuale nelle modalità, ma molto reale: il blog de L'Eco Lab ha raccolto spunti, contributi, proposte, anche critiche di quel mondo multimediale che si muove nei social network. Tutto materiale che poi è servito ad Ipsos (il centro studi di Nando Pagnoncelli è partner fondamentale di questo progetto) per la discussione condotta nel forum, ultimo passo prima dell'elaborazione concreta delle proposte che verranno illustrate martedì sera.

La serata sarà trasmessa in diretta su Bergamo Tv e in streaming sul nostro sito, l'ingresso alla serata è libero. Sugli schermi scorreranno anche i video realizzati dai ragazzi dell'Università di Bergamo. Martedì ci saranno proposte, analisi, riflessioni e – perché no – anche qualche provocazione. Nessun volo pindarico, come del resto ben emerso in occasione del modulo dedicato alla mobilità: i bergamaschi sono gente concreta, e anche in questa occasione l'hanno dimostrato, toccando temi delicati del nostro vivere quotidiano, di oggi e domani.