Nasce allevamento di visoni
Gli ambientalisti protestano

«Si dice che per superare la crisi economica occorra reinventarsi un lavoro. Io ci sto provando. Chiedo solo che mi sia consentito di farlo». Franco Finetti, 56 anni, originario di Antegnate ma da tempo residente a Fontanella, vuole dare una svolta alla propria vita lavorativa.

«Si dice che per superare la crisi economica occorra reinventarsi un lavoro. Io ci sto provando. Chiedo solo che mi sia consentito di farlo». Franco Finetti, 56 anni, originario di Antegnate ma da tempo residente a Fontanella, vuole dare una svolta alla propria vita lavorativa.

La professione dell'imbianchino, che svolge da oltre vent'anni, soffre pesantemente il momento economico. Da qui la ricerca di una nuova strada, che lui ha individuato nell'allevamento dei visoni, da avviare alla cascina San Rocco di Antegnate.

Ma non è così semplice. Gli animalisti protestano, e il Comune ha sospeso la concessione in attesa di approfondire la materia. «Ho ereditato questa stalla, della quale sono comproprietario - spiega Finetti - e ho valutato alcune opzioni sul suo utilizzo, fra cui quella di diventare allevatore di visoni. Ho chiesto le dovute informazioni a chi esercita già questa professione, ad esempio Giovanni Boccù, titolare di un allevamento a Capralba, nel Cremasco, e ho pensato di cominciare l'attività con 250 visoni».

La stalla è già pronta. Finetti deve soltanto metterci le gabbie con dentro i visoni, che lui assicura di voler allevare solamente, senza trattarne le pelli. Gli animalisti sono però sul piede di guerra. Lav ed Enpa annunciano per sabato dalle 9,30 alle 12, un presidio di protesta davanti alla cascina San Rocco.

«Mentre in Europa - spiega Simone Pavesi, responsabile della campagna pellicce della Lav - sempre più Paesi stanno vietando l'allevamento degli animali da pelliccia, in Italia attività di questo tipo stanno aumentando».

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