La bici: passione tardiva ma vera
Cologno piange il suo «Piero»

Un grande appassionato della montagna e degli sport individuali, soprattutto il ciclismo e lo scialpinismo, che aveva iniziato a praticare già in età adulta ottenendo successi a livello agonistico. Ma anche una persona altruista, amichevole e legato alla famiglia.

Un grande appassionato della montagna e degli sport individuali, soprattutto il ciclismo e lo scialpinismo, che aveva iniziato a praticare già in età adulta ottenendo successi a livello agonistico. Ma anche una persona altruista, amichevole e legato alla famiglia, soprattutto alla figlia di sei anni che non mancava mai di andare a prendere a scuola.

Naturalmente in sella alla sua bicicletta. È così che gli amici di Cologno, sabato pomeriggio hanno voluto ricordare Pierangelo Gusmini, per tutti semplicemente Piero. Quando la notizia della tragedia si è diffusa in paese tutti si sono detti sconvolti e increduli. Pierangelo era infatti conosciutissimo, non solo per la passione sportiva (era facile incontrarlo in sella alla sua bici da corsa) ma anche per la sua professione di geometra.

Da diversi anni Pierangelo, che abitava con la famiglia in via Enrico De Nicola, aveva aperto uno studio tecnico in vicolo Comenduno in società con l'architetto Maurizio Lodetti. «Ha cominciato tardi a fare sport - racconta Roberto Ghidotti, geometra, che è stato compagno di scuola di Pierangelo - ma era molto forte e preparato. E pensare che quando avevamo vent'anni, si scherzava tra di noi perché lui non era per niente sportivo e preferiva il biliardo e le boccette. Poi, qualche anno dopo, l'ho ritrovato con questa grande passione per sci e bici. Era molto preciso, metodico, attento a tutto quello che faceva».

Gusmini era stato anche a Capo Nord e non si era perso nessuna edizione recente della Felice Gimondi, tranne quella dello scorso anno quando aveva avuto un incidente in bici in Valle d'Aosta.

Leggi di più su L'Eco di domenica 10 marzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA