Mimose abusive a Treviglio
Pakistano multato di 1.200 euro
Nel giorno della festa della donna sperava in un più blando controllo della polizia locale e così vendere, senza permesso, i numerosi mazzetti di mimose che aveva nel suo borsone. Non aveva però fatto i conti con l'occhio acuto degli agenti di Treviglio.
Nel giorno della festa della donna sperava in un più blando controllo della polizia locale e così vendere, senza permesso, i numerosi mazzetti di mimose che aveva nel suo borsone. Non aveva però fatto i conti con l'occhio acuto degli agenti della polizia locale di Treviglio che lo hanno bloccato lungo la prima circonvallazione, sequestrato i fiori e infine rifilato una multa da 1.200 euro.
Un 8 marzo amaro per A. H., pakistano di 35 anni residente con regolare permesso di soggiorno a Gorgonzola, nel Milanese, costretto suo malgrado ad abbandonare nelle mani degli agenti i numerosi mazzetti di mimose diligentemente confezionati, che tentava di vendere per strada, nei bar e negozi a 5 euro l'uno.
L'extracomunitario, venerdì 8 marzo, ha raggiunto la stazione centrale di Treviglio in treno. L'intento era quello di piazzare il più possibile i fiori simbolo della festa della donna nel giorno più propizio. Con il suo carico di mimose ha raggiunto a piedi il centro storico di Treviglio e qui è riuscito in parte a smerciarle. Gli agenti erano però sulle sue tracce, dopo che avevano ricevuto alcune segnalazioni. Verso le 11, in viale del Partigiano, all'uscita dal bar Petit Café, il venditore abusivo è stato fermato dagli agenti che gli hanno portato via la mercanzia e lo hanno invitato in comando.
Qui l'uomo è stato multato perché sprovvisto di autorizzazione alla vendita, ma anche per concorrenza sleale e per il fatto che le mimose non avessero il necessario requisito di provenienza.
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