L'ultimo abbraccio a Belometti:
«Ha fotografato la nostra storia»

Tanta gente venerdì 8 marzo nella chiesa parrocchiale di Sant'Alessandro per l'ultimo saluto a Ulisse Belometti, 67enne fotografo e fondatore del Foto Studio San Marco di Villongo, mancato martedì scorso a seguito di una malattia incurabile.

Tanta gente venerdì 8 marzo nella chiesa parrocchiale di Sant'Alessandro per l'ultimo saluto a Ulisse Belometti, 67enne fotografo e fondatore del Foto Studio San Marco di Villongo, mancato martedì scorso a seguito di una malattia incurabile che lo aveva colpito nell'estate scorsa. Il corteo con il feretro è giunto in chiesa dallo studio fotografico, dove la famiglia aveva allestito la camera ardente fra i tanti scatti di vip e artisti che l'Ulisse aveva fotografato durante la sua lunga esperienza professionale, che lo aveva visto anche lavorare per lunghi anni al Festival di Sanremo.

«Ulisse lascia un ricordo indelebile - ha ricordato all'omelia il parroco di Villongo, don Cristoforo Vescovi - leggendo la sua vita ci si accorge quando abbia credito in due valori fondamentali, la famiglia e il lavoro, realtà che hanno regalato alla sua vita piacere e serenità. Una vita di "istantanee" che hanno accompagnato non soltanto la sua storia e quelle dei suoi familiari, ma anche quella delle nostre comunità, dei nostri paesi».

Al termine del rito funebre la salma è stata tumulata nel cimitero di Sarnico, dove il fotografo risiedava. A accompagnarlo nell'ultimo viaggio la moglie Antonia, i figli Maurizio con Silvia, Claudio con Elena ed i due nipoti Martina e Cristian. Una vita con la macchina fotografica in mano, quella dell'Ulisse, per un mestiere che l'ha appassionato e che proseguirà attraverso i figli.

L. C.

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