Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 08 Marzo 2013
Alla faccia del risparmio
La Lega vuole l'assessore
Chiuso il capitolo elezioni, sul tavolo del sindaco torna la questione del dopo Invernizzi. Mercoledì è in agenda un vertice di maggioranza (Pdl, Lega e Lista Tentorio) sul futuro assetto della Giunta dopo le dimissioni da assessore alla Sicurezza di Cristian Invernizzi.
Chiuso il capitolo elezioni, sul tavolo del sindaco torna la questione del dopo Invernizzi. Mercoledì è in agenda un vertice di maggioranza (Pdl, Lega e Lista Tentorio) sul futuro assetto della Giunta dopo le dimissioni da assessore alla Sicurezza di Cristian Invernizzi, eletto alla Camera.
Franco Tentorio cercherà di trovare la quadra con la maggioranza e i due segretari di Pdl e Carroccio Angelo Capelli e lo stesso Invernizzi. In realtà ha già tastato il polso della situazione, incontrandoli separatamente: lunedì gli azzurri, giovedì i lumbard. «Al momento non c'è condivisione sulle scelte» si limita a dire.
Le posizioni restano distanti con i primi che vorrebbero che la Giunta restasse a dieci e i secondi che spingono per la nomina di un nuovo assessore alla sicurezza, delega chiave e irrinunciabile per la Lega. «Che sia una delega nostra non ci piove, ora si tratta di mettersi attorno a un tavolo per cercare di risolvere la questione» chiosa Invernizzi, molto chiaro su quale sia l'obiettivo del Carroccio: «Vogliamo un nuovo assessore». Punto e basta.
Il Pdl ne fa una questione di principio («Quando si dimise Marcello Moro, non venne sostituito» dicono) e di buon esempio da dare nell'ottica dei tagli e risparmi alla politica. Si guarda a Via Tasso, dove ci si avvia verso una Giunta ancora più snella: Ettore Pirovano non ha sostituito l'assessore Roberto Anelli (diventato consigliere in Regione) e con ogni probabilità non sostituirà l'azzurro Enrico Piccinelli se entrerà al Senato.
In Comune lo sanno bene e non vogliono essere da meno. Questione di immagine, visti i tempi. Pure il Carroccio rischia di non fare bella figura. Rinunciare a un assessore (e quindi far risparmiare uno stipendio, circa 35.000 euro lordi all'anno, al Comune) sarebbe un ben segnale da dare alla città. Sul tema Invernizzi è sensibile, ma sibillino: «Giusto dare un segnale, ma ci sono tanti modi per risparmiare...». Ergo: «C'è la possibilità di avere un nuovo assessore e garantire l'esigenza del risparmio». Ma sul come non si sbilancia.
Dall'altra parte della barricata c'è il Pdl che punta deciso su una Giunta ridotta. «Siamo contrari alla nomina di un nuovo assessore, non che la delega vada a un assessore leghista in Giunta. Ma se ci sono problemi meglio che il sindaco la tenga per sé» spiega il capogruppo Giuseppe Petralia.
Il coordinatore provinciale Capelli sceglie invece il silenzio: «Sarebbe opportuno che ci fosse riserbo sulla questione e che ciascuno abbia la consapevolezza del proprio ruolo». Fuori il sassolino dalla scarpa, una frecciata rivolta a chi in questi mesi si è esposto un po' troppo (con i giornali) sulla questione.
In mezzo al guado resta il sindaco, a quanto pare favorevole a una Giunta a dieci, ma rispettoso di quanto decideranno i partiti. Se la Lega accetterà di rinunciare all'assessore, la delega andrà a un suo componente in Giunta, quasi sicuramente a Massimo Bandera, titolare dell'Ambiente. Se non si troverà un accordo il sindaco con ogni probabilità terrà per sé la delega alla sicurezza. Se ne saprà di più la prossima settimana.
V. San.
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