Cronaca / Valle Seriana
Martedì 05 Marzo 2013
Caccia i ladri dal locale
Preso a bicchierate in faccia
Svegliato dai rumori dei ladri che stavano svaligiando il bar sotto casa, è uscito sul balcone e ha cominciato a lanciare ai malviventi bicchieri e piatti per farli desistere. Ma i ladri entrati in azione l'altra notte a Fiobbio di Albino gli hanno reso pan per focaccia.
Svegliato dai rumori dei ladri che stavano svaligiando il bar sotto casa, è uscito sul balcone e ha cominciato a lanciare ai malviventi bicchieri e piatti per farli desistere. Ma i ladri entrati in azione l'altra notte a Fiobbio di Albino gli hanno reso pan per focaccia, tirandogli le stoviglie. Un bicchiere ha centrato al volto Daniel Cugini, 50 anni, proprietario dell'immobile di via Lunga che ospita a pianterreno il bar Liberty e, al primo, il suo appartamento.
L'uomo è rimasto ferito al viso e ha riportato dei tagli anche alle mani e alla braccia. E non è purtroppo riuscito a impedire ai ladri - in tutto tre persone - di portare via di peso dal locale un cambiamonete, dopo aver causato danni piuttosto ingenti - una prima stima parla di almeno 3 mila euro - all'interno del locale. Tutto è cominciato alle 3 della notte tra domenica e ieri: all'improvviso è entrato in funzione l'antifurto del bar Liberty.
Il proprietario dello stabile al civico 20/D di via Lunga, assieme al figlio Michael, 26 anni, insospettito dai rumori è uscito sul balcone di casa e ha visto i ladri in azione. D'istinto ha cominciato a gettare bicchieri e stoviglie, intimandogli di andarsene. I tre malviventi non hanno però desistito: sfondata la vetrina del bar con una mazza, hanno scardinato dalla parete un apparecchio cambiamonete - recidendo la catena di protezione con una cesoia - e lo hanno portato fuori dal locale di peso, caricandolo su una Fiat Punto bordeaux. Non si sono fermati nemmeno di fronte alla pioggia di oggetti lanciati da Cugini. Anzi, glieli hanno tirati addosso, ferendolo al viso e alle braccia (ferite che si è poi medicato a casa, senza dover ricorrere alle cure in ospedale).
«Senza il suo intervento probabilmente i malviventi avrebbero portato via anche altro - sottolinea Norma Brescianini, da due anni titolare del bar che gestisce con la figlia -: all'interno abbiamo infatti 8 slot machine. Alle 3 è suonato l'allarme collegato alla mia abitazione, ma io vivo a 7 chilometri dal bar e, quando sono arrivata sul posto, era già tutto finito. La banda ha fatto tutto in cinque minuti. Nell'ampio piazzale davanti al locale c'erano vetri dappertutto. La porta era sfondata e i ladri per scappare hanno abbandonato mazza e cesoie».
Sul posto sono poi arrivati i carabinieri per un sopralluogo. «Purtroppo non sappiamo più cosa fare e non ci sentiamo protetti - prosegue amareggiata la titolare -: il mio bar per fortuna funziona, nonostante la crisi, ma questi episodi ci danneggiano parecchio».
Fa. Co.
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