Gli recidono l'arteria femorale
In manette per tentato omicidio

Ha rischiato la vita, ma il tempestivo trasferimento al Papa Giovanni e l'intervento chirurgico cui è stato sottoposto una volta giunto in ospedale gliel'hanno salvata. Ora il 36enne aggredito martedì sera è in ospedale.

Ha rischiato la vita, ma il tempestivo trasferimento al Papa Giovanni di Bergamo e l'immediato intervento chirurgico cui è stato sottoposto una volta giunto in ospedale gliel'hanno salvata.

Ora il 36enne romeno, incensurato e senza fissa dimora, aggredito martedì sera con una coltellata che gli ha reciso l'arteria femorale all'altezza di una coscia, è ricoverato in prognosi riservata, ma non più in pericolo di vita. In carcere invece sono finiti due dei suoi, aggressori (tre o quattro), anch'essi romeni, un 26enne residente a Bergamo, arrestato nella propria abitazione, e un 28enne arrestato invece nella camera di un albergo alle porte di Bergamo. Entrambi in carcere con l'accusa di tentato omicidio, attendo la convalida dell'arresto da parte del magistrato che segue l'inchiesta.

Il tutto è iniziato - non si sa ancora per quali motivi - verso le 23 di lunedì 4 marzo, all'interno della sala da giochi «Dream» di Albano Sant'Alessandro, già finita, alcuni mesi fa, nel mirino di alcuni rapinatori. La lite si è protratta anche all'esterno del locale, sul piazzale,  dove alla fine il 26enne incensurato è stato colpito alla coscia con una coltellate che gli ha reciso l'artera femorale.

Subito soccorso, l'uomo è stato trasportato al «Papa Giovanni», dove poi è stato operato salvandogli così la vita.

Sul luogo dell'aggressione sono invece intervenuti i carabinieri della stazione di Seriate che hanno avviato le primi indagini, risalendo ben presto ai due dei tre o quattro aggressori, poi individuati e arrestati. nessuna traccia, invece, dell'arma utilizzata per ferire il romeno.


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