Cronaca / Val Calepio e Sebino
Sabato 02 Marzo 2013
Tavernola, salme da spostare
Ma il Tar sospende la decisione
Per la seconda volta il Tar di Brescia conferma la sospensiva delle riesumazioni dei 28 defunti sepolti in terra nel cimitero di Tavernola, che l'amministrazione comunale intendeva disseppellire in blocco tra il 4 e l'8 febbraio scorso.
Per la seconda volta il Tar di Brescia conferma la sospensiva delle riesumazioni dei 28 defunti sepolti in terra nel cimitero di Tavernola, che l'amministrazione comunale intendeva disseppellire in blocco tra il 4 e l'8 febbraio scorso.
Le traslazioni furono sospese dallo stesso Tribunale amministrativo regionale il primo giorno dei lavori, accogliendo il ricorso di Fabio Soggetti, figlio di Paola Belotti deceduta nel 2001, che avrebbe dovuto essere riesumata insieme agli altri 27 defunti. In particolare il ricorrente, assistito dall'avvocato di Sarnico Giovanni Cadei, contestava al Comune di non aver rispettato i termini del regolamento regionale in materia di attività funebri e cimiteriali che fissa in almeno 90 giorni la comunicazione alle famiglie (pubblicazione elenchi albo pretorio e in ingresso al cimitero), le quali invece sono state avvisate con raccomandata una ventina di giorni prima delle riesumazioni.
Riconoscendo fondata la violazione dei termini e tenendo conto «della gravità e irreparabilità del danno relativo», il 27 febbraio i giudici del Tar hanno di nuovo accolto il ricorso di Soggetti. Nella sostanza, hanno riconfermato la sospensiva del 4 febbraio, fissando l'udienza nel febbraio 2014, quando si entrerà nel merito della controversia con il Comune. Il che significa che per un anno tutto resta sospeso. L'ordinanza cautelare del Tar riguarda solo la madre di Soggetti, ma i suoi effetti ricadono su tutti i 27 defunti perché dal punto di vista della violazione dei termini si trovano nella medesima situazione. Tirano dunque un sospiro di sollievo le famiglie dei defunti, in particolare i familiari dei sepolti da dieci anni o poco più.
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