Ospedale, apparecchiature in tilt
Ancora ferme due sale operatorie

Apparecchiature in tilt, esami a singhiozzo o rinviati,  sale operatorie ancora ferme e per tempi più lunghi del previsto. All'ospedale Papa Giovanni XXIII sembrerebbe esserci ancora più di un problema a cui trovare una soluzione.

Apparecchiature in tilt, esami a singhiozzo o rinviati,  sale operatorie ancora ferme e per tempi più lunghi del previsto. All'ospedale Papa Giovanni XXIII sembrerebbe esserci ancora più di un problema a cui trovare una soluzione.

In questi giorni, in particolare, ci sarebbe da registrare il cattivo funzionamento di alcuni macchinari diagnostici in dotazione al centro di Senologia: i due mammografi infatti sarebbero andati in tilt contemporaneamente - il perchè sarebbe ancora tutto da chiarire - per poi riprendere a funzionare, ma gli episodi (più d'uno nelle ultime settimane) hanno inevitabilmente fatto registrare una serie di ricadute sulle pazienti e sui tempi d'attesa.

Tra i pazienti del «Papa Giovanni XXIII» c'è poi chi si lamenta perchè, cercando di prenotare visite ed esami senologici attraverso il call center regionale, si sentirebbe rispondere che, al momento, «le agende sono già chiuse», cosa che l'ospedale smentisce.

Servirà invece più tempo per attivare due sale operatorie ancora ferme, in particolare, quella con la risonanza magnetica di ultima generazione: il magnete dell'apparecchiatura interferirebbe con il magnete della risonanza magnetica che è al piano inferiore, negli spazi della Radiologia. Per questo vanno ultimati lavori per ulteriormente isolare gli spazi della sala operatoria così da impedire e bloccare ogni interferenza che potrebbe portare a risultati diagnostici alterati. E finché questa sala non sarà completamente isolata, resterà ferma anche quella attigua, con la Tac.

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