Cronaca
Domenica 24 Febbraio 2013
Scuole, in caso di neve
linea comune dei presidi
Linea comune in caso di neve per i presidi della scuole superiori bergamasche: scuola chiusa per tutti, se c'è l'ordinanza del Prefetto. Se è il dirigente a valutare la necessità di sospendere le lezioni, gli studenti non devono andare a scuola ma il personale tecnico sì.
Linea comune in caso di neve per i presidi delle scuole superiori bergamasche: scuola chiusa per tutti, se c'è l'ordinanza del Prefetto. Se è il dirigente a valutare la necessità di sospendere le lezioni, allora gli studenti non devono andare a scuola ma il personale tecnico (bidelli e segreteria) deve essere presente e gli uffici funzionare.
I docenti devono essere presenti solo se ci sono in calendario appuntamenti istituzionali precedentemente fissati (come consigli di classe, open day, riunioni di programmazione, colloqui). È solo il primo frutto della nascita spontanea di un gruppo di presidi (una ventina, circa due terzi del totale impegnato alle superiori) che si sono messi insieme per risolvere in comune una serie di problemi pratici ed educativi.
Il gruppo si riunisce una volta al mese presso l'istituto tecnico geometri Quarenghi e proprio al preside della scuola, Imerio Chiappa, è stata attribuito dai colleghi il compito di redigere il protocollo di intesa per la creazione della Rete degli Istituti Superiori.
Un'iniziativa partita dal basso, ad adesione assolutamente volontaria e, a memoria di preside , senza precedenti in Bergamasca. La ragione, spiega lo stesso Imerio Chiappa, è solo in parte pratica, determinata dalla crescente difficoltà di gestione amministrativa e educativa degli istituti.
I presidi si sono anche resi conto che l'autonomia scolastica si sta squagliando come neve al sole, in parte perché come categoria professionale, i presidi dall'entrata in vigore della legge han dovuto cambiar pelle e non a tutti è stato subito chiaro che il ruolo tradizionale (inteso come garante della didattica e delle norme fissate dal ministero) era molto diverso da quello di dirigente, che ha responsabilità gestionale e di indirizzo molto più ampia, ma con una riduzione del ruolo di «superinsegnante».
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