Tunnel sporco: colpa della neve
Operatori impegnati con gli spargisale

Un tappeto di mozziconi e gomme da masticare. Poi, finite le piastrelle azzurre e blu, il pavimento diventa pulito. Il tunnel della stazione di Bergamo è letteralmente diviso a metà. Gli uomini della pulizia in questi giorni sono stati impegnati per la nevicata.

Un tappeto di mozziconi, di polvere e gomme da masticare. Poi, finite le piastrelle azzurre e blu, il pavimento diventa pulito. Il tunnel della stazione di Bergamo è letteralmente diviso a metà.

Dalle scale dell'ingresso (dalla parte di Piazza Marconi) e fino ai nuovi ascensori, nonostante riporti i segni del tempo, i muri siano rattoppati con lo stucco e dai soffitto in un angolo piovano cavi elettrici, l'area non è sporca. Nessuna cartaccia a terra, solo qualche biglietto del treno.

Ma al di là degli elevatori e fino alla rampa che conduce in via Gavazzeni i mozziconi di sigarette sono intervallati dalle gomme da masticare appiccicate. Le griglie per lo scolo dell'acqua, quelle che non sono ricoperte di «chicche», sono danneggiate. La porta antipanico non ha più il maniglione e al di sotto sono incastrate varie cartacce.

Perché? Sono due diversi i gestori del servizio di pulizia. Nel sottopasso della stazione ferroviaria, Centostazioni ha dato in appalto il lavoro a una cooperativa di Verona, «La Carovana», mentre il tunnel utilizzato soprattutto dagli studenti (262 metri, di cui 128 di rampa esterna, inaugurati nel 2008 dalla precedente amministrazione) il Comune lo ha dato in appalto ad «Aprica», da domenica in azione in città nel piano antineve.

«In questi giorni – spiega l'assessore all'Ambiente di Palazzo Frizzoni Massimo Bandera – Aprica è stata impegnata per evitare che il capoluogo si paralizzasse a causa della nevicata». Per l'amministratore la situazione di questi giorni è eccezionale e già da oggi tutto rientrerà nella normalità.

L'assessore Bandera rivolge un appello ai viaggiatori: «Parlo a tutti gli utenti del tunnel e faccio leva sul loro senso civico. Noi intensificheremo la pulitura, se dovesse essere necessario, ma le persone devono anche imparare a utilizzare i cestini dotati di posacenere che mi risultano essere presenti in numero adeguato».

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