Misiani: lettere Pd-Mps?
«Solo una circolare interna»

«Si tratta di una vicenda strumentale che si sgonfierà nel giro di poche ore»: è netto Antonio Misiani in merito alla notizia dell'esistenza di una «lettera» riguardo a conti correnti di strutture del Pd al Monte dei Paschi di Siena.

«Si tratta di una vicenda talmente ridicola e strumentale che si sgonfierà nel giro di poche ore»: è netto Antonio Misiani, parlamentare bergamasco del Pd e tesoriere nazionale del partito, in merito alla notizia, riportata domenica da alcuni quotidiani, dell'esistenza di una «lettera» da lui firmata riguardo a conti correnti di strutture del Partito democratico al Monte dei Paschi di Siena.

In realtà, spiega Misiani, «si tratta di una circolare interna in cui spiego alle nostre realtà territoriali il senso della convenzione con la banca: nella comunicazione interna vengono spiegati i termini dell'accordo». Ciò che è stato fatto, rimarca il tesoriere nazionale Pd, «è una convenzione, come farebbe qualunque altra azienda con una banca. Abbiamo fatto un'indagine di mercato e Monte dei Paschi ci ha fatto delle offerte interessanti per l'apertura di una serie di conti correnti che ci consentono di fare economie di scala sia sul tasso d'interesse che sui costi di gestione dei conti».

«Tutta questa vicenda – rimarca Misiani – è una cosa talmente banale che non meriterebbe neppure di essere commentata. Poi è chiaro che la vicenda cade in una fase di strumentalizzazione politica: ma a me sembra francamente un autogol da parte di chi ha voluto tirar fuori il fatto». E l'esponente del Pd prosegue: «Non abbiamo nulla da nascondere. Si tratta davvero di un polverone costruito sul nulla. Non ci piove: la vicenda è totalmente strumentale». «Del resto – conclude Misiani –, Monte dei Paschi è una delle banche con le quali lavoriamo; abbiamo rapporti, ad esempio, anche con Poste italiane e con altri istituto di credito. Credo che in breve tempo questa vicenda sarà un boomerang per chi l'ha tirata fuori».

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